Serbatoi della raffineria di Milazzo alle porte di San Filippo del Mela (FOTO OGGI MILAZZO)Puzza di gas, il prefetto convoca Ram. Formica va in procura 18 Settembre 2015 Ambiente 13 Commenti Il prefetto di Messina Stefano Trotta ha convocato la Raffineria di Milazzo lunedì 21 settembre per avere una relazione sulla puzza di gas proveniente – si presume – dagli impianti industriali, oltre a capire le motivazioni delle frequenti fiammate dalla torcia. L’ultimo episodio si è verificato lunedì 14 settembre. A chiamare in causa l’azienda petrolifera – convocata assieme all’Arpa, Protezione Civile e Vigili del Fuoco – era stato l’assessore all’Ambiente Damiano Maisano che si era rivolto alla massima autorità prefettizia. Stamattina, invece, si è registrata la presa di posizione del sindaco Giovanni Formica. Il primo cittadino ha inviato una lettera alla direzione dell’azienda, all’Arpa, all’Asp, all’Ispra, all’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, informando anche il prefetto e la Procura di Barcellona, per chiedere (ai vertici Ram) una “dettagliata relazione in ordine ai fatti descritti precisando, altresì, lo stato di definizione delle procedure di riavvio ed esercizio degli impianti dopo il recente ciclo di avvicendamento tecnico-impiantistico”. Agli altri enti invece si sollecitano le iniziative volte “al potenziamento ed alla intensificazione delle misure di controllo sia in fase preventiva, esecutiva ed operativa dei complessi produttivi a forte impatto ambientale ed a rischio di incidente rilevante, presenti su questo territorio, avendo ulteriore e particolare riguardo per quelli della Raffineria, adoperandosi per una concreta e definitiva attivazione della rete di monitoraggio e controllo di tutte le matrici ambientali, con l’obiettivo di renderne pubbliche le specifiche risultanze. In tal senso – prosegue Formica – si ribadisce, ancora una volta la necessità di veder attivato un rigoroso ed attendibile controllo e monitoraggio ambientale integrato dalla permanente ripresa video-assistita dei vari impianti; la necessità di una puntuale e tempestiva ed, ove possibile, preventiva informazione alle autorità locali da parte dei Gestori degli impianti; la necessità della immediata attivazione e messa in esercizio della rete di monitoraggio ambientale nei territori ad alto rischio di crisi ambientale”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.921 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT