Ambientalisti scrivono a Crocetta: «No all’inceneritore a San Filippo del Mela» 4 Settembre 2015 Ambiente 8 Commenti I movimenti territoriali che si oppongono all’utilizzo del Css alla centrale termoelettrica di San Filippo del Mela hanno scritto al governatore Crocetta esprimendo le loro preoccupazioni. Il decreto “Sblocca Italia”, infatti, prevede la nascita di due inceneritori in Sicilia e temono che uno di questi possa essere previsto proprio all’interno degli impianti A2a/Edipower. «Gli studi più recenti confermano la pericolosità anche degli inceneritori più moderni, dotati di Bat (migliori tecnologie disponibili)- scrive il coordinamento “No Css” – non esistono inceneritori a zero emissioni». Gli ambientalisti, ricordando che utilizzando il Css «a bruciare sono sempre gli stessi materiali, ovvero i materiali combustibili dei rifiuti, con la formazione delle medesime sostanze tossiche» sottolineano al presidente il timore che «quando Lei dice che è contrario ai due grandi inceneritori dello Sblocca Italia ma è favorevole alla conversione delle centrali elettriche intenda proprio avallare la conversione di queste ultime a CSS, perchè ciò significherebbe far rientrare dalla finestra ciò che si vorrebbe buttare fuori dalla porta». L’utilizzo del Css con la conversione della centrale elettrica di S.Filippo del Mela – secondo quanto sostiene la nota – porterebbe a bruciare 53,3 tonnellate di CSS ogni ora che equivalgono a ben 467 mila tonnellate ogni anno «una enormità addirittura ben superiore delle 350 mila tonnellate su cui dovrebbero viaggiare i due inceneritori proposti dal governo»; l’emissione di 400 mila metri cubi di fumi ogni ora. Ogni metro cubo conterrà 50 pg di diossina, per un valore complessivo di 175 mg di diossina ogni anno («volendo prendere per buoni i dati forniti da A2A», scrivono). «Tutto questo a fronte di una produzione di appena 54 MWe l’ora contro i 1280 attualmente prodotti: vale a dire appena il 5% della produzione energetica attuale – Risibile quindi l’idea che il CSS possa rappresentare una reale alternativa ai combustibili fossili». Secondo il coordinamento «nziché l’incenerimento del CSS, potrebbero trovare spazio le energie rinnovabili pulite, come il solare termodinamico, attività di ricerca scientifica, consulenza e start-up nel campo delle energie rinnovabili, centri di smistamento della raccolta differenziata (si è calcolato che il ciclo della raccolta differenziata produce 10 volte l’occupazione prodotta dagli inceneritori), ecc… Il CSS rappresenta invece la via più inquinante ed al contempo meno efficiente dal punto di vista energetico». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.794 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT