Stanotte sconosciuti hanno tentato di incendiare un escavatore al Tono di Milazzo dove si stanno eseguendo parte dei lavori di riqualificazione del lungomare di Ponente. Si tratta della terza intimidazione alla ditta che esegue i lavori nella riviera di Ponente. Gli inquirenti non escludono la pista del racket. Le fiamme, divampate poco dopo le 2, hanno danneggiato notevolmente il mezzo meccanico nella parte anteriore.  Il mezzo apparteneva alla ditta Trovato di Messina che assieme al Consorzio Cassiopea, della quale fanno parte un gruppo di imprese di Milazzo, si è aggiudicata ad inizio d’anno l’appalto per la riqualificazione di alcune aree della riviera di Ponente. IL titolare si trova fuori sede ed ha presentato denuncia a Trapani. Nei due precedenti attentati invece destinatario del messaggio intimidatorio era stato un imprenditore di Milazzo cui, a fine aprire è stato incendiato sempre un escavatore che si trovava nell’area di lavoro a ridosso dell’ex discoteca Le Cupole e poi a fine maggio un’auto Audi 5 che l’uomo aveva parcheggiato sotto casa.

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La criniera del leone
La criniera del leone
9 anni fa

Adesso basta … la ditta a cui è stato incendiato l’escavatore non c’entra si voleva colpire un altro imprenditore

Domenico
Domenico
9 anni fa

Vorrei si parlasse con un titolo molto più chiaro, senza fronzoli. Ombra del racket è troppo rispettoso di chi compie questi gesti ignobili. Dovreste scrivere molto più chiaramente: L’OMBRA DELLA MAFIA CHE IMPEDISCE LO SVILUPPO, IL DECORO, LA SISTEMAZIONE DELLA NOSTRA CITTADINA, IL SUO PROGRESSO..ecco cosa è tutto questo. Proposta: telecamere subito attive su questi cantieri 24 ore su 24, oppure vigilanza notturna ARMATA. BASTA MAFIA!

antonio
antonio
9 anni fa

Un ventennio di puro fascismo non farebbe male ….