Lidia Fiumara con Antonio Albanese

Lidia Fiumara con Antonio Albanese

Gli altri verdi d’invidia. Lei gioiosa con…Verdone. Lidia Fiumara, 23enne studentessa milazzese, è riuscita superare oltre 500 rivali, vincendo il concorso indetto dal quotidiano La Repubblica per passare una giornata con il suo idolo, il regista e attore Carlo Verdone, sul set del suo nuovo film, “L’abbiamo fatta grossa”. OggiMilazzo ha intervistato Lidia proprio al rientro da Roma, location dell’incontro.

Come hai fatto a trascorrere una giornata sul set?

«Passo le giornate a inviare via whatsapp delle mie facce buffe. Quando su Facebook ho letto che postando una foto e ricevendo il maggior numero di like avrei potuto incontrare proprio Verdone, ho pensato che era un segno del destino. L’unico problema è stato scegliere la foto, avevo imbarazzo della scelta. Ho vinto con quasi duemila mi piace, di cui più della metà arrivati da sconosciuti. Quando ho capito che potevo farcela ho iniziato a rompere le scatole ad amici e conoscenti. Ma ne è valsa la pena.

Ho capito quanto sono stata fortunata dal numero di lettere che sono arrivate a Verdone sul set: decine e decine di partecipanti che non ce l’hanno fatta hanno voluto scrivergli per raccontare la loro delusione. Io, invece, ancora stento a crederci: ho potuto vedere dal vivo il mio idolo recitare e dirigere. Ho ancora i brividi”.

Com’è andata?

“Parafrasando un suo film, è stato…Un sacco bello. Mi sono emozionata prima ancora di vederlo, sentendo la sua voce dietro le quinte. Quando Verdone mi ha vista, mi ha salutato con un sorrisone e mi ha abbracciata.

Mi ha trattato come se fossi una di famiglia. Sono rimasta molto colpita perché mi ha messo a mio agio con grande empatia e zero falsità. È stato di una gentilezza unica e non lo dico per piaggeria. Ad esempio, subito dopo il mio arrivo, ha ordinato due caffè per parlare con me, tete-a-tete. Poi, in sala regia, mi ha fatto sedere accanto a lui spiegandomi tecnicamente come si girava un film e qualche trucco del mestiere.  C’era una sola cuffia e lui, con grande garbo, l’ha divisa con me. E lì sono rimasta un attimo paralizzata perché ho pensato: “Oddio, non posso mica alitare su Verdone!”.

Posso vantarmi, infine, di avergli prestato il ventaglio prima di andare in scena, salvandolo dal gran caldo (ride NdR).

Devo dire che, negli studios, tutti mi hanno trattata bene, compreso l’altro attore principale, Antonio Albanese. Con quest’ultimo abbiam parlato della Sicilia che lui ben conosce visto che i suoi genitori sono nati sull’Isola. Mi son permessa anche di imitare davanti a lui Cetto La Qualunque (uno dei personaggi impersonati proprio da Albanese). Si è messo a ridere, quindi proprio male non è andata.

Ho conosciuto anche Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio, proprietari della Filmauro, la casa di produzione della pellicola. Anche lui è stato gentile e ha mangiato in mensa con tutti noi”.

E adesso?

«Domani uscirà un breve video con il backstage del film. Ci sono anch’io e la cosa mi fa molto piacere.

Inoltre Verdone, salutandomi, mi ha detto che verrà a Milazzo e passerà anche a trovarmi. Non so quando ma lo sto già aspettando. Ho fatto 18 ore di treno per incontrarlo, le ultime senza aria condizionata, ma le rifarei tutte anche subito. Però se venisse lui qui, sarebbe ancora meglio (ride NdR)».

Sebastian Donzella