Elezioni a Milazzo, ambientalisti temono “ingerenze” della Raffineria 9 Aprile 2015 Ambiente 15 Commenti Le elezioni amministrative di Milazzo? Potrebbero essere condizionate dall’attività della Raffineria di Milazzo. A sostenerlo sono gli ambientalisti locali, Da Peppe Maimone a Peppe Marano, che in due differenti note sollevano perplessità sulla concomitanza della cosiddetta “Fermata” della Raffineria (una manutenzione generale degli impianti che porteranno ad assunzioni per circa 500 operai). Marano è sato il primo a sottolineare quella che definisce una “coincidenza straordinaria”. «Apprendiamo dalla stampa della fermata e della relativa manutenzione agli impianti della Raffineria nel mese di maggio, proprio in concomitanza con la campagna elettorale. “Questa coincidenza è straordinaria” – scrive Marano in un documento – “Noi Verdi Milazzo Green” Lo avevamo detto già da tempo che l’ Eni condiziona e umilia politicamente Milazzo da decenni ed ecco che arriva puntualmente la conferma. Ogni 5 anni, ad ogni campagna elettorale una fermata di 40 giorni per dare l’ illusione del lavoro a dei poveri ragazzi che raccomandati dal politico o dal sindaco di turno si fanno accecare dalla speranza di una occupazione che presto però finirà. Per 100 o più posti di lavoro per un mese, saranno almeno 9000 mila i giovani disoccupati che stanno a carico nelle famiglie con la valigia in mano pronti ad emigrare. Per questo motivo, principalmente noi chiediamo il cambio di questo modello di sviluppo, devono essere tutti e l’intera economia a beneficiarne e non solo pochi privilegiati. Invitiamo pertanto la magistratura a monitorare un eventuale o presunto inquinamento di questa campagna elettorale fatta da personaggi che gireranno con le liste in mano, così come qualcuno in piazza aveva detto, come degli avvoltoi politici pronti a tutto pur di illudere questi giovani e magari padri di famiglia». Maimone, presidente dell’Adasc, non è più tenero. «Adesso basta – scrive – In questi giorni di campagna elettorale, durante i quali si dovrebbe discutere di programmi e delle soluzioni ai grandi problemi che affliggono la città, sento parlare soltanto di promesse di posti di lavoro in raffineria per uno o due mesi. La Ram che già inquina il nostro ambiente, rischia di inquinare anche la democrazia. Sono pronto a chiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per fermare questo squallido mercato che sfrutta il momento di difficoltà economica dei milazzesi e la golosa opportunità di piazzare qualche amico/elettore alla fermata degli impianti prevista a partire da questo mese. Invito i miei coetanei a non cedere al ricatto e a votare in piena libertà perché dal risultato delle elezioni dipende anche il nostro futuro. Allo stesso tempo chiedo che la raffineria chiarisca con quali criteri saranno assunti i lavoratori e pubblichi sul sito internet i nominativi dei nuovi occupati a partire dal mese di aprile in poi, sino alla fine della competizione elettorale». La Raffineria di Milazzo, in realtà, non farà nemmeno un’assunzione. A farle saranno le ditte che si sono aggiudicati i lavori di manutenzione e adeguamento ambientale. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.999 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT