consiglio comunale San Filippo del MelaSan Filippo del Mela, il Css “incendia” la maggioranza (video) 27 Marzo 2015 Nei Dintorni SAN FILIPPO DEL MELA. Consiglio esplosivo a San Filippo del Mela, come non se ne vedevano da almeno quindici anni. E una novità: il sindaco Pasquale Aliprandi non ha più la maggioranza in aula. Una situazione preannunciata nelle settimane passate e definita nella giornata di ieri: i quattro consiglieri di maggioranza “dissidenti” (Bartolone, Di Giovanni, Sgrò, De Mariano), promotori della delibera contro l’inceneritore, hanno costituito una nuova minoranza in seno al consiglio a seguito di uno scambio di battute al vetriolo tra il primo cittadino spalleggiato dal presidente del consiglio Gavino Paulesu e l’ex vice capogruppo Bartolone (sia Bertolone che la Di Giovanni hanno rassegnato le dimissioni rispettivamente da vice e capogruppo di maggioranza). Bartolone, in una lunga esposizione, ha ripercorso una cronologia di fatti in cui ha spiegato il motivo della scissione. «Ci siamo sentiti traditi dall’amministrazione che, dopo un anno e mezzo di attesa, ha abbandonato il tavolo tecnico regionale in cui finalmente si sarebbero potute capire le reali intenzioni di A2A. L’amministrazione, inoltre, ha escluso il consiglio comunale dalla discussione. Sia la giunta che noi consiglieri abbiamo preso parte l’11 marzo ad una riunione riservata qui in municipio in cui A2a ha presentato ufficiosamente il suo progetto. Non capiamo il motivo per cui ad oggi non è pervenuta dall’amministrazione nessuna proposta di deliberazione sulla questione». Durissima la replica del sindaco Aliprandi che ha definito il discorso del consigliere dissidente «una recita, una mera azione mistificatoria, che cela interessi politici reconditi, finalizzata solo a dividere i cittadini e cercare notorietà». «Sfido chiunque a sostenere che io o qualcuno della mia amministrazione si sia mai espresso con un atto amministrativo o anche solo con una dichiarazione pubblica a favore del Css – ha continuato Aliprandi – Voi conoscevate bene la nostra posizione e sapevate che era nostra intenzione convocare un consiglio comunale aperto proprio ad Archi nel momento in cui l’azienda avesse depositato ufficialmente un progetto, cosa che ancora non è avvenuta. Il tavolo tecnico del 18 marzo alla regione stava prendendo le sembianze di una conferenza di servizi e non potevamo consentire che venissero prese decisioni vincolanti senza prima aver consultato la cittadinanza». Momenti di tensione si sono verificati in aula al momento del voto della proposta di delibera, la quale ha registrato il solo voto favorevole dei quattro proponenti. Dal pubblico si sono elevati attacchi e invettive contro i consiglieri contrari e l’amministrazione da parte di cittadini e rappresentanti dei movimenti ambientalisti che affollavano l’aula. Il consiglio non poteva però non concludersi con la presa d’atto del sindaco del nuovo assetto interno del consiglio (sono rimasti con lui 6 consiglieri su 15) e la dichiarazione di “crisi della maggioranza”, con un appello alle “forze responsabili” e con la promessa di ritornare molto presto in consiglio. Non si esclude che nelle prossime giornate possa verificarsi la costituzione di una nuova maggioranza, con un conseguente rimpasto di giunta. Stamattina il gruppo consiliare di minoranza – in una nota – ha spiegato che ritiene non condivisibile la proposta di deliberazione a firma dei consiglieri Bartolone, Di Giovanni, Sgrò e De Mariano, «in quanto la proposta è viziata all’origine dalla volontà espressa, sin nelle prime righe del documento, di escludere dalla discussione e dalla successiva votazione due consiglieri comunali, legittimamente eletti e facenti parte di questo civico consesso, uno dei quali siede fra le fila della minoranza consiliare». A ciò si aggiunge il tentativo di utilizzare a mezzo stampa, «il nome di altri due componenti del gruppo consiliare di minoranza al solo fine di creare confusione sul tema affrontato. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che l’obiettivo dei quattro firmatari nulla ha a che vedere con la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, ma evidentemente quest’azione è finalizzata al raggiungimento di altri scopi». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.847 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT