Si sarebbero assentati da lavoro senza permesso tra il 20 dicembre 2014 e l’8 gennaio 2015. La contestazione rivolta a quasi tutti i 50 componenti del comando di polizia Municipale – tra amministrativi e personale in divisa – è contenuta in una lettera riservata in cui si comunica l’avvio di un procedimento disciplinare e si chiede di presentarsi singolarmente davanti “all’Ufficio per i procedimenti disciplinari” insediatasi martedì 10 marzo. A presiederlo il segretario generale Enzo Scaffidi Cariddi (firmatario delle riservate), i dirigenti Natalia Famà e Lucia Messina e la funzionaria Santina Mondello nella qualità di segretario. A quanto pare a ricevere la lettera sarebbe stata anche il comandante Giuseppa Puleo. Ma quali sono le contestazioni? Dopo la visita della Guardia di Finanza all’Ufficio personale di Palazzo dell’Aquila di due mesi fa, in cui hanno acquisito tabulati sulle presenze, sarebbe stato fatto un monitoraggio interno e verificato che, a turno, i vigili risultavano a riposo nelle carte del Comando ma presenti per l’Ufficio personale che si trova nella sede di via Crispi (e che fra l’altro si occupa delle buste paga). Ad incentivare i controlli anche le polemiche sulla viabilità che hanno interessato le ultime settimane a causa dei lavori delle nuove rotatorie. Secondo fonti interne al municipio si tratterebbe di un difetto di comunicazione tra gli uffici del comando e quelli del palazzo municipale (molti vigili avevano diritto al giorno compensativo, o erano regolarmente in ferie o in malattia). In ogni caso vigili e impiegati dovranno rispondere dell’addebito di “assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso”. Se venisse accertata l’ipotesi l’entità della sanzione – come da regolamento – è determinata in relazione alla durata dell’assenza o dell’abbandono del servizio, al disservizio determinatasi alla gravità degli obblighi del dipendente, agli eventuali danni causato agli utenti o ai terzi.

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