Il Movimento “No Css” interviene sulla querelle nata  dopo che i cinque membri della maggioranza del consiglio comunale di S. Filippo del Mela hanno presentato una proposta di delibera sulla situazione sanitaria e ambientale del comprensorio.  “Finalmente qualcuno è all’altezza di quella seggiola, di quel gettone e soprattutto di quella costituzione su cui ha giurato, che i quattro consiglieri comunali hanno dimostrato coraggio e determinazione per la salvaguardia di beni comuni quali ambiente e salute pubblica”, hanno scritto. Poi si passa all’amarezza. . “Si sa, purtroppo, le cose belle non durano a lungo. Neanche il tempo di compiacersi che uno dei 5 consiglieri, Katia Bisbano, ritira la sua firma dalla proposta (in na nota spiega che “le reali motivazioni degli originari 4 proponenti si sono rivelati totalmente mistificatori”) . Quale amletico dubbio avrà fatto desistere la consigliera dai suoi nobili intenti. In un comunicato da lei diffuso, la retromarcia viene giustificata con un intento mistificatorio, anzi machiavellico, degli altri quattro proponenti. Qual’è la truffa nascosta in un atto amministrativo che vuole diminuire la quantità e la qualità di veleni che i polmoni dei cittadini filippesi e non (anche quelli della Sig. Bisbano) filtrano ogni giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto. Sono così malvagi i consiglieri che mettono in campo un tentativo coraggioso di mitigare l’avvelenamento giornaliero che regala un tumore più o meno a ogni famiglia del territorio?”. Il movimento continua: “Evidentemente noi pensiamo l’esatto contrario. E cioè che sia preciso dovere di ogni persona guardare la realtà con occhi non velati dal veleno dell’interesse, elettorale o economico che sia, mortifero per la società quanto lo sono i veleni e gli inquinanti per gli organismi viventi. I pubblici amministratori devono farsi carico di una situazione ormai insostenibile, prendere sulle loro spalle la responsabilità dei voti che hanno ricevuto e capire l’importanza della loro missione, quindi scegliere una via d’uscita, quasi di fuga da morte certa, per questo territorio. Devono insomma uscire dalle logiche miopi della prossima elezione o del meretricio (o favoritismo) e progettare uno sviluppo che non ci obblighi a mangiare il pane avvelenato delle industrie, a scegliere tra tumore e disoccupazione”. Il movimento lancia un appello a tutti gli amministratori della zona “perché costituiscano dei tavoli intercomunali che trovino soluzioni in grado di conciliare il diritto a lavorare col diritto a vivere”.  Il movimento NO CSS – Inceneritore del Mela sottolinea che l’obiettivo non è far perdere il posto di lavoro ai dipendenti diretti e dell’indotto ma trovare soluzioni alternative ecosostenibili.

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Francesca
Francesca
9 anni fa

Siete vergognosi!!! Parlate di problemi occupazionali, ma con un tumore addosso, il vostro pensiero credete che sia la vita oppure il lavoro??. Carissime codarde, o codardi avete dignità?? vice-presidente, non rappresenti i cittadini, stai remando contro il tuo territorio e contro te stessa, insultate l’intelligenza dei cittadini. Ma siete sereni quando mentite a voi stessi? Non siete all’altezza, andate a casa a fare il telaio, sarebbe più producente.

karima
karima
9 anni fa

Scandalosi pure la votazione taroccata avete!!clicco per mettere il commento positivo e aumentano quelli negativi..ma daiii e solo cosi’ potete vincere!

stanca
stanca
9 anni fa

Ci avete rotto…n capite ke anche lottando contro il.css l’inquinamento ce lo continuiamo a prendere tutti xk ci continuerà ad essere la.raffineria. La vostra a mio parere è SI una LOTTA X FAVORIRE LA DISOCCUPAZIONE .