San Filippo del Mela, Movimento No Css lancia appello al consiglio comunale 17 Marzo 2015 Ambiente 3 Commenti Il Movimento “No Css” interviene sulla querelle nata dopo che i cinque membri della maggioranza del consiglio comunale di S. Filippo del Mela hanno presentato una proposta di delibera sulla situazione sanitaria e ambientale del comprensorio. “Finalmente qualcuno è all’altezza di quella seggiola, di quel gettone e soprattutto di quella costituzione su cui ha giurato, che i quattro consiglieri comunali hanno dimostrato coraggio e determinazione per la salvaguardia di beni comuni quali ambiente e salute pubblica”, hanno scritto. Poi si passa all’amarezza. . “Si sa, purtroppo, le cose belle non durano a lungo. Neanche il tempo di compiacersi che uno dei 5 consiglieri, Katia Bisbano, ritira la sua firma dalla proposta (in na nota spiega che “le reali motivazioni degli originari 4 proponenti si sono rivelati totalmente mistificatori”) . Quale amletico dubbio avrà fatto desistere la consigliera dai suoi nobili intenti. In un comunicato da lei diffuso, la retromarcia viene giustificata con un intento mistificatorio, anzi machiavellico, degli altri quattro proponenti. Qual’è la truffa nascosta in un atto amministrativo che vuole diminuire la quantità e la qualità di veleni che i polmoni dei cittadini filippesi e non (anche quelli della Sig. Bisbano) filtrano ogni giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto. Sono così malvagi i consiglieri che mettono in campo un tentativo coraggioso di mitigare l’avvelenamento giornaliero che regala un tumore più o meno a ogni famiglia del territorio?”. Il movimento continua: “Evidentemente noi pensiamo l’esatto contrario. E cioè che sia preciso dovere di ogni persona guardare la realtà con occhi non velati dal veleno dell’interesse, elettorale o economico che sia, mortifero per la società quanto lo sono i veleni e gli inquinanti per gli organismi viventi. I pubblici amministratori devono farsi carico di una situazione ormai insostenibile, prendere sulle loro spalle la responsabilità dei voti che hanno ricevuto e capire l’importanza della loro missione, quindi scegliere una via d’uscita, quasi di fuga da morte certa, per questo territorio. Devono insomma uscire dalle logiche miopi della prossima elezione o del meretricio (o favoritismo) e progettare uno sviluppo che non ci obblighi a mangiare il pane avvelenato delle industrie, a scegliere tra tumore e disoccupazione”. Il movimento lancia un appello a tutti gli amministratori della zona “perché costituiscano dei tavoli intercomunali che trovino soluzioni in grado di conciliare il diritto a lavorare col diritto a vivere”. Il movimento NO CSS – Inceneritore del Mela sottolinea che l’obiettivo non è far perdere il posto di lavoro ai dipendenti diretti e dell’indotto ma trovare soluzioni alternative ecosostenibili. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.639 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT