“La questione delle primarie del partito democratico, nella città di Milazzo, sta assumendo una dimensione paradossale e, per certi versi, incomprensibile”. Sulla lotta intestina all’interno del Pd, dilaniato sulla partecipazion e del sindaco Carmelo Pino alle primarie di domenica 15 marzo, interviene anche il segretario provinciale dei Dr, Santi Calderone. Il partito dell’onorevole Beppe Picciolo sin dal primo momento ha visto con simpatia la candidatura di Giovanni Formica, poi ha “scoperto” che la scelta del sindco targato Pd doveva passare dalle primarie. Ora il partito si “sfila” e preferisce stare a guardare dall’esterno. “Chi e perché doveva e poteva partecipare alle primarie andava chiarito in tempi non sospetti , evitando oggi di mettere in serie difficoltà gli aderenti al PD ma anche chi, come noi, milita in movimenti e partiti che dovrebbero essere naturalmente alleati – scrive –  I cittadini non capiscono! e non sono interessati a comprendere questioni legate ad articoli e a postille di uno statuto, qual è quello del partito democratico, che viene spesso indicato come un modello da seguire. Ci troviamo in serio imbarazzo di fronte a questo rincorrersi di comunicati e deliberati che vedono le fazioni in campo trincerarsi attorno a posizioni preconcette e di ostilità, che avranno come palese conseguenza l’impossibilità di stare assieme dopo il risultato delle stesse primarie. Questo indipendentemente da chi alla fine risulti il legittimo “vincitore” del confronto. Non possiamo nascondere, inoltre, di aver fatto una scelta chiara in tempi non sospetti, nei confronti dell’attuale compagine amministrativa, ritirando dalla Giunta un nostro Assessore. La nostra azione politica è stata caratterizzata sempre dalla chiarezza e dalla trasparenza delle posizioni assunte. Per queste ragioni ci tiriamo fuori dal ragionamento sotteso a questo tipo di primarie e alla incomprensibile valenza che queste hanno assunto. Ciò indipendentemente da una legittima reintroduzione alle primarie, in termini statutari, del dott. Carmelo Pino, sia nell’ipotesi in cui ragioni di opportunità politica (tutte interne al PD) dovessero impedirne la partecipazione. Stante così le cose – conclude Calderone – ci tiriamo fuori dall’agone e verificheremo nei prossimi giorni, in accordo con i nostri dirigenti locali e con i futuri candidati al Consiglio Comunale, ogni condizione di agibilità politica che si verrà a creare”.

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filippo buonarroti
filippo buonarroti
9 anni fa

Quindi i problemi del deputato Picciolo sarebbero due. E’ turbato dal fatto che ci siano le primarie e quindi non può più appoggiare apertamente Formica visto che potrebbe anche non essere candidato a sindaco ed in più adesso c’è il rischio Pino. Troppa gente, diventa difficile fare gli accordi sottobanco e quindi Picciolo è in difficoltà

Antonio
Antonio
9 anni fa

Di paradossale c’è soltanto la mancanza della certezza della pena nella giustizia italiana…. E a buon intenditor ….

capitan schettino
capitan schettino
9 anni fa

È singolare che Formica non voglia far partecipare Carmelo Pino, indagato per problemi di pubblica amministrazione, e accetti l’appoggio di un condannato in primo grado come l’on. Picciolo

massimo
massimo
9 anni fa

Sono cugini. Cmq , è scandaloso ke Pino insiste . A questo punto , non so come votare se non c’è Presti.