GUARDA IL VIDEO. «Spero che il Pd a Milazzo scelga il candidato a sindaco con vere primarie di coalizione e non farsa come vorrebbe qualcuno. E non farò come Cofferati a Genova, che nel momento in cui le cose non sono andate secondo la sua intenzione ha rimesso in discussione le stesse procedure lasciando il partito». Il sindaco Carmelo Pino stamattina è intervenuto al convegno organizzato al cinema Liga dal Circolo 2 del Pd guidato da Stefania Scolaro dal tema “Dal dissesto al rilancio”. Circa 250 le persone intervenute, molti dei quali addetti ai lavori o supporter storici del primo cittadino. Il tema centrale è stato quello delle primarie alle quali un documento firmato dalla maggioranza del Pd cittadino gli ha chiuso le porte. A fare gli onori di casa il vice sindaco Stefania Scolaro, coordinatrice del circolo Milazzo 2 Pd. Accanto a lei i deputati regionali Giuseppe Lupo e Franco Rinaldi, il segretario provinciale Basilio Ridoldo, l’assessore Pd Salvatore Gitto, e naturalmente Carmelo Pino.Tra il pubblico i deputati Pippo Laccoto e Gullo.

Carmelo PIno

«Carmelo Pino è il nostro candidato alle primarie di coalizione – ha detto il vice sindaco – è una persona perbene, responsabile e noi chiediamo di scegliere il sindaco attraverso questa consultazione. Non si possono definire democratici coloro che non vogliono le primarie o fanno le liste di proscrizione. Pino ha votato le primarie nazionali e regionali del Pd, ed oggi è iscritto al circolo Milazzo 2. Come sindaco uscente potrebbe richiedere di essere candidato senza bisogno delle primarie , ma – insieme a noi – vuole che siano i cittadini a scegliere quello che potrebbe essere il futuro candidato a sindaco dimostrando di aderire pienamente all’azione riformista portata avanti dal leader Renzi». Scolaro, Gitto e Pino, nei loro interventi, hanno ripercorso i quattro anni e mezzo di amministrazione elencando difficoltà e successi. Pino ha anticipato che il comune per due anni consecutivi ha avuto il bilancio con valori positivi dunque si potranno abbassare le aliquote delle tasse comunali. Rinaldi si è soffermato sulla vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo il deputato nazionale (e cognato) Francantonio Genovese e le difficoltà del partito a livello territoriale. Ha sottolineato la vicinanza di Pino al Pd anche se non in forma ufficiale in attesa di organi territoriali. Ridolfo ha precisato di essere presente solo perché si trattava di una manifestazione organizzato da un circolo Pd ed ha accettato l’invito come avvenuto in altre occasioni. «Mi sono avvicinato al Pd perché Renzi è stato un amministratore come noi – prima presidente della provincia e poi sindaco di Firenze – anche questo ha rafforzato il convincimento che nella casa del Pd potessi trovare approdo ufficiale il mio impegno politico. Non l’ho fatto per creare conflittualità, scontri, ma tutt’altro: per allargare il consenso e dare un contributo. Devo dire con molto rammarico che appena questa amministrazione si è insediata abbiamo dato ampia disponibilità a coloro che oppongono veti di avere uno spazio in giunta, ma a distanza di appena due mesi cominciati comizi in piazza per ostacolare il cammino di questa giunta. In questi anni sono anche cresciuto dal punto di vista della pazienza, e ringrazio Dio di guardare alle cose positive invece di quelle che potevano creare divisioni». Si parla anche della decadenza del consiglio. «Non è stata l’amministrazione a non volere il consiglio comunale è stata una scelta loro che hanno deciso di non votare la delibera (a favore o meno) sulla questione economica del comune. Chi è causa del suoi mali pianga se stesso». Anche il sindaco invoca le primarie. «Mi auguro che in questi giorni il partito democratico al quale ho aderito sciolga le procedure di selezione del candidato. Io magari avrei potuto chiedere, visto che sono il sindaco uscente, di essere ricandidato, ma ho deciso di rimettermi in gioco. Anzi, probabilmente, alcuni avevano scelto di celebrare primarie farsa, Milazzo ha la possibilità di celebrare vere e proprie primarie di coalizione». A concludere l’intervento di Giuseppe Lupo, presidente del Pd regionale. «Vogliamo le primarie non per scontro ma per favorire confronto. C’è anche una esponente del partito socialista che vorrebbe partecipare. Primarie che guardino al futuro per discutere sul modello di sviluppo di Milazzo. E poi perché non stare insieme? Noi non abbiamo presunzione di avere la verità in tasca, ma sicuramente non appoggiamo ne veti ne diktat».