L’Ufficio demanio marittimo di Milazzo non rilascia la concessione per l’utilizzo dell’area Diana, in Marina Garibaldi, e l’amministrazione si rivolge all’assessore regionale Maurizio Croce “per porre fine alla situazione di inoperatività, per mancanza di personale qualificato, dell’ufficio periferico di Milazzo“. La concessione era stata presentata prima dell’estate.

l’area del paladiana (archivio)

«E’ assurdo – afferma l’amministrazione in una nosta stampa – che non si riesca ad esitare la richiesta di concessione avanzata da una pubblica Amministrazione addirittura prima della stagione estiva per lo svolgimento di eventi culturali, sportivi ed artistici, inoltrando anche un sollecito. Un silenzio immotivato e non si può tollerare neppure la giustificazione della carenza di personale. Se l’ufficio di Milazzo non viene messo nelle condizioni di operare lo si chiuda. Non ha senso avere una sede periferica del demanio se poi questo non funziona. E la dimostrazione sono anche le proteste di tanti privati che non riescono a definire pratiche relative a concessioni dalle quali la Regione incasserebbe peraltro cospicue somme. Questa vicenda dell’arena Diana – prosegue la nota – è paradossale visto che andava regolarizzata a monte, ovvero negli anni ’90 quando il Comune chiese l’installazione della tensostruttura». Negli anni successivi la situazione è rimasta bloccata e la struttura inutilizzata non solo per le condizioni fatiscenti nella quale si trovava ma anche per l’assenza di autorizzazioni da parte del demanio. Solo nel 2011 sono state  riavviate le procedure per ottenere la concessione, sia per la rimozione del tendone, o meglio di quello che era rimasto, e successivamente è stato chiesto l’utilizzo dell’area libera e della “sala a vetri”, oltre ad altri manufatti per realizzare eventi all’aperto che avrebbero rappresentato un importante volano per la rivitalizzazione ed il rilancio delle attività commerciali del centro storico. «Ritenevamo la concessione, non dico una formalità, ma un adempimento di routine ed invece la nostra richiesta ed i nostri solleciti sono rimasti lettera morta. Miope ostruzionismo? A questo punto – conclude la nota del Comune di Milazzo – chiedo l’intervento del neo assessore regionale Maurizio Croce per sbloccare questa assurda ed incresciosa situazione. Caso contrario mantenere a Milazzo un ufficio periferico del demanio marittimo in queste condizioni disagiate è davvero inutile».