Non è stata attuata una procedura di emergenza con l’attiivazione dei punti di raccolta e l’evacuazione perchè la prefettura non ha ritenuto fosse necessario. In ogni caso i cittadini sono in possesso di un manuale per l’emergenza esterna o l’hanno potuto visionare le informazioni sul sito del comune. E’ questo in sintesi il contenuto della dichiarazione ufficiale del sindaco Carmelo Pino, diramata nel pomeriggio, sul panico che si è diffuso tra la popolazione per via dell’incendio alla Raffineria. Il manuale al quale si riferisce sarebbe stato distribuito esclusivamente nelle aree circostanti il polo industriale nel 2011. Questo il testo integrale.

Il manuale per le emergenze del comune di Milazzo

“L’emergenza – scrive Pino – è rientrata e le squadre antincendio operanti nella zona dove si trova il serbatoio 513 interessato dall’incidente stanno ultimando l’intervento di spegnimento utilizzando dello schiumogeno. Comprendo che è stata una notte particolarmente difficile per la popolazione che è stata svegliata di soprassalto dalle lingue di fuoco e non avendo immediata contezza della situa-zione volontariamente ha iniziato ad allontanarsi da casa. Dopo pochi minuti però in pieno rac-cordo con la prefettura si è insediato al Municipio il C.O.C. (Centro operativo comunale) che ha seguito tutte le fasi successive al verificarsi dell’evento, informando, con comunicati stampa sul sito istituzionale del Comune e sui principali social network, i cittadini sull’evolversi della situa-zione. La scheda di informazione alla popolazione sui rischi di incidente rilevante derivato dalla presenza della Raffineria di Milazzo è stata consegnata porta a porta a tutti gli abitanti delle zone a rischio, così come prevede la normativa vigente. Tutti comunque possono avere contezza in quanto tale Scheda è pubblicata sul sito istituzionale del Comune e può essere ritirata in forma cartacea presso l’Urp. Tale manuale per l’emergenza esterna prevede nei casi di criticità la segna-lazione dello stato d’allarme attraverso il suono di una sirena che fa scattare l’evacuazione della zona a rischio. In questo caso l’allarme non è scattato perché la prefettura, alla quale è ricondotta questa procedura ha ritenuto che non ci fossero i presupposti. Sin dall’inizio la situazione è stata fronteggiata col piano di emergenza interna alla Raffineria. Oltre ad essere in costante collegamento con il palazzo del governo di Messina, ho contattato anche l’Arpa per chiedere l’immediato invio a Milazzo delle apparecchiature per i controlli sulle emissioni. Adesso che la situazione di emergenza si è normalizzata è fondamentale accertare quanto accaduto e le cause e ciò sarà di competenza degli organi preposti che dovranno valutare tutto ciò che è connesso ai meccanismi di sicurezza. Fare chiarezza sull’episodio deve rappresentare una priorità, la principale risposta da dare alle comunità di Milazzo e del comprensorio».