Giù le mani dal liceo classico “impallomeni”. Si è tenuta nell’aula magna ell’istituto una partecipata assemblea in cui si è discusso del progetto della Provincia regionale di Messina di trasferire a partire dall’anno scolastico 2015-2016 le lezioni nella sede di via Valverde, accorpando le sezioni che già sono sotto la stessa dirigenza, quella dela preside Caterina Nicosia. Si è registrato un dibattito acceso tra le parti. Erano presenti alunni,  i rappresentanti di istituto, i componenti del consiglio d’istituto, alcuni professori e molti cittadini milazzesi ex studenti del classico. La dirigente Nicosia ha anticipato che si batterà «principalmente per mantenere l’istituto unito”. Oggi la scuola vanta quattro indirizzi di studio (classico, linguistico, scientifico, opzione scienze applicate). La dirigente ha criticato alcuni organi di stampa che hanno parlato di “iscrizioni in calo” ed ha affermato che l’istituto ha mantenuto gli stessi numeri.

L’assemblea al liceo Classico

Immediato l’intervento di Luca Formica, ex studente del liceo e promotore dell’iniziativa a sostegno del Classico e della sua sede, che ha dimostrato l’inesattezza dei calcoli compiuti dagli ingegneri della provincia nel definire le superfici necessarie a ciascun istituto e l’impugnabilità della delibera. Formica, nello stesso tempo, ha dimostrato il lento declino del Classico di Milazzo snocciolando il numero di iscritti dall’anno scolastico 2011/2012 ad oggi: in tre anni ha perso 135 alunni. Le iscrizioni, dall’anno scolastico 2011/12, si sono ridotte di quasi 2/3. Per superare questa crisi, Formica ha distribuito tra il pubblico una brochure nella quale suggerisce alcune soluzioni da adottare per innovare l’offerta formativa del Liceo senza snaturare gli attuali insegnamenti. È seguito l’intervento del professore Dario Russo, attuale assessore comunale al Turismo, il quale si è interrogato sui motivi di questo declino ed ha evidenziato la necessità, ancora prima di intraprendere una lotta a difesa della sede del classico, di creare un’identità del Classico nella quale possano riflettersi gli studenti. Santino Smedili dell’associazione che riunisce gli ex studenti del Liceo Impallomeni ha attaccato la classe politica che negli anni ha foraggiato con grosse quantità di denaro i proprietari dei locali affittati per ospitare il liceo artistico ed ha annunciato una occupazione ad oltranza del plesso di via risorgimento nel caso in cui sarà confermato il trasferimento del classico in via Valverde. I rappresentanti d’istituto degli studenti, al contrario, hanno sostenuto il progetto di trasferirsi tutti allo scientifico, in modo da unificare realmente l’istituto. Tuttavia, trasferendo il classico in via valverde si occuperebbero tutte le aule disponibili, non sarebbe più possibile realizzare nuovi laboratori e nel caso di aumento del numero di classi, non si avrebbero più spazi a disposizione. Quest’ultima tesi sostenuta dal prof. Massimo Raffa, ex studente ed insegnante del Liceo Classico che ha ricordato come molti anni fa, quando ancora il liceo scientifico non aveva una sede, nessun istituto di Milazzo si privò della propria sede per offrirla ai ragazzi dello scientifico. Inoltre trasferire una parte dell’artistico in via Risorgimento non risolverebbe il problema dell’assenza di una sede unica per l’istituto d’arte.