«Nella consulta non ci sarà spazio per il populismo». Prima riunione della Consulta per l’ambiente della città di Milazzo. Nell’aula consiliare si sono ritrovati i rappresentanti delle associazioni inserite nell’organismo (Legambiente, Italia Nostra, Adasc, Rifiuti zero, Ordine chimici, Amici di Milazzo, Aria Pulita, Tono-Solemare, Il Melograno, Rita Atria, Il Maestrale, Fidapa, Il Promontorio, Cgil, Forum delle Idee, Cisl, Lute). A coordinare i lavori, ai quali ha partecipato il sindaco Carmelo Pino, l’assessore all’Ambiente Salvatore Gitto che per Statuto è anche il presidente della Consulta. Il primo cittadino ha evidenziato che “l’Amministrazione teneva molto alla realizzazione di questo punto del programma amministrativo, da altri sempre annunciato ma mai attuato. Adesso non esistono ostacoli ed anche a Milazzo, come in tante altre parti d’Italia, la Consulta potrà dare un contributo in campo ambientale, libero da interessi e/o condizionamenti; tutto ciò nell’ottica della partecipazione e della responsabilità al fine di evitare l’utilizzo dell’ambiente come argomento strumentale e propagandistico».

La consulta ambientale

Anche l’assessore Gitto ha espresso soddisfazione “per l’ampia adesione a questo strumento di supporto all’azione amministrativa” spiegando che “la scelta di tale strumento è garanzia di maggiore democraticità e, a differenza della commissione di indagine, abbraccia tutto il settore dell’ambiente nelle sue diverse articolazioni”. Si è quindi proceduto, secondo quanto previsto nell’ordine del giorno alla nomina del vicepresidente e del segretario. Accogliendo la proposta di Egidio Maio, si è deciso unanimemente di affidare la vicepresidenza a Marina Capone, chimico dell’Ambiente, mentre segretario è stato nominato Francesco Muscianisi. Tra le priorità della commissione la questione rifiuti speciali come l’amianto visto che in città spesso sorgono come funghi discariche abusive, ma anche il controllo delle emissioni e la necessità di favorire la concreta attuazione di un piano di bonifica.