IL COMMENTO. In qualche modo politica e giornalismo a Milazzo si assomigliano. Gli amministratori comunali sembrano insofferenti davanti alle richieste dei cittadini che chiedono il minimo sindacale, sono proiettati spesso sui massimi sistemi (Città metropolitane, opere milionarie, consorzi dagli acronimi incomprensibili). Noi che facciamo informazione alla fine siamo costretti seguirli e, in linea di massima, cerchiamo lo scoop o comunque la notizia che faccia “scruscio”. Poi, però, ti accorgi che è tutto sbagliato. Che forse non abbiamo capito nulla. La gente è stufa di chiacchiere. Da un lato è vero, cerca leggerezza (meteoriti, starlette televisive, fatti di cronaca sono un buon argomento per chiacchierare sotto l’ombrellone), dall’altro invoca cose di una semplicità disarmante. Fai un veloce riepilogo delle telefonate, mail o comunicati che giungono ad Oggi Milazzo e si scopre che la gente invoca spiagge pulite, villette con i giochi funzionanti per i figli, un po’ di decoro davanti casa. Cose scontate, ma che a Milazzo non lo sono. Addirittura c’è chi chiede consigli su che zona andare al mare per trovare una doccia funzionante. Eppure le soluzioni ci potrebbero essere: ad esempio, cosa costa fare un bando e affidare a sponsor privati la gestione di piazze, fontane e verde pubblico?

Poi c’è la questione ambientale. Ci sono due estremi. Da un lato chi a forza di battere su questo punto non viene più ascoltato. Dall’altra un’amministrazione che insedia la consulta ambientale a fine mandato, ma che davanti a determinati fatti di cronaca non ha mai alzato pubblicamente la voce contro le industrie nemmeno per dare un segnale ai propri cittadini (ci deve essere una via di mezzo tra chi le vuole chiuse e chi rispettose delle leggi e di chi ci vive attorno). Intrisa di dignità la telefonata ricevuta da un lettore. Ha un’officina meccanica nella zona industriale di Milazzo, accanto all’Edipower. Vive a stretto contatto con l’inquinamento. Ci ha raccontato che ha due figli, entrambi con disabilità. Una situazione che nessun medico gli ha saputo spiegare visto che in famiglia non vi sono mai stati casi simili. «Ho l’officina da decenni accanto agli impianti – ha raccontato – ma non ho mai sentito una puzza come in queste ultime settimane. Nessuno fa niente. Non potete scrivere un articolo?». I cittadini, insomma, preferiscono rivolgersi ad un giornale e non ai propri rappresentanti. A Milazzo tra meno di un anno si vota. Questo commento non è una presa di posizione a favore o contro uno schieramento politico o una industria. Oggi Milazzo c’è e ci sarà al di là di chi siederà sulla poltrona di sindaco. Probabilmente, però, c’è un sistema che non funziona. Una classe politica – senza tralasciare i consiglieri decaduti – che deve sapere che i cittadini li aspettano al varco (elettorale). Riflettete.

(E VOI CHE NE PENSATE?)