Come e quanto debba produrre una centrale termoelettrica è materia complessa che si scontra logicamente con le condizioni di mercato, con la mancanza di un piano nazionale per l’energia, e con le necessarie verifiche ed autorizzazioni degli organi preposti. Così dopo che Edipower/A2A ha accettato nell’incontro prefettizio dello scorso 28 aprile di condividere il percorso insieme a tutti gli altri attori della vertenza, lanciando la proposta dell’accordo di programma, Cgil, Cisl Uil, Confindustria ed Amministrazione Comunale di San Filippo del Mela non hanno perso tempo ed hanno scritto insieme una lettera in cui chiedono al Presidente Crocetta di fissare subito un incontro di merito per giungere speditamente alla sottoscrizione degli impegni. La Centrale di San Filippo del Mela vive tutti gli handicap degli impianti termoelettrici e risente del calo di consumi dovuti alla crisi.

L’imminente completamento dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi potrebbe tra l’altro renderla non più indispensabile, trascinando quindi con se non solo le centinaia di posti di lavoro che ancora garantisce, ma anche una buona parte dell’economia e delle speranze di una intera area già a rischio sociale come quella industriale di Milazzo. «Per salvare l’impianto – si legge in un comunicato dei sindacati – non ci sono varie ipotesi tra cui scegliere ma soltanto una che prevede su uno dei quattro gruppi rimasti l’impiego di un nuovo carburante sperimentale, che determina un forte abbattimento delle emissioni e che verrebbe ricavato da un parte della raccolta differenziata dei rifiuti. Si tratta quindi di verificare insieme agli organi preposti se la proposta è attuabile o meno,e quindi attuare un regolare e continuo scambio di tutte le informazioni sugli effetti, definire i tempi e l’intero ciclo dei lavori di riconversione, garantire le tutele necessarie per tutelare gli occupati, determinare le conseguenti opportunità per le aziende e per l’occupazione locale. L’accordo di programma è quindi lo strumento che tiene insieme tutte le parti ed è quello più utile per verificare le intenzioni dell’azienda e garantire un regolare salvataggio del sito produttivo».