Magistri: “Ritorno alla guida dell’Asp ma ancora giustizia deve essere fatta» 12 Aprile 2014 Cronaca “Sono stato reintegrato nelle funzioni di Commissario Straordinario, delle quali, in violazione di qualsiasi garanzia procedimentale e con motivazioni che sono state riconosciute dagli stessi giudici amministrativi sostanzialmente insussistenti, ero stato illegittimamente privato”. Con queste parole il milazzese Manlio Magistri, ex commissario dell’Azienda sanitaria locale 5 di Messina commenta la sentenza del Tar di catania che ha accolto il suo ricorso e lo rimette alla guida dell’Asp. Manlio Magistri “Il provvedimento in questione – spiega Magistri – riconosce in sostanza il carattere illegittimo e vessatorio del provvedimento adottato in mio danno senza che mi fosse in alcun modo concesso il diritto di difesa a fronte delle pesanti ed infondate accuse anche di carattere personale rivoltemi dal Presidente Crocetta e dall’Assessore Borsellino che mai prima di quel momento avevano avuto da contestare alcunché al Sottoscritto. Dopo la vicenda relativa alla soppressione del punto nascita di Barcellona P.G., per la quale i giudici amministrativi hanno sancito l’assoluta legittimità dei provvedimenti adottati dal Sottoscritto, viene cioè ancora una volta affermata la sostanziale infondatezza delle decisioni assunte nei miei confronti dall’Assessore Borsellino le quali non hanno fatto altro che creare in questi mesi una situazione diffusa di caos istituzionale nella governance dell’ASP Messina con conseguenti disservizi per l’utenza». «Il provvedimento del TAR Catania – continua il medico mamertino – rappresenta peraltro un parziale ristoro degli enormi danni alla mia immagine di professionista senza alcuna plausibile giustificazione vituperata dagli attacchi personali del Presidente Crocetta e per i quali mi sto già tutelando dinnanzi alle opportuni sedi giudiziarie. E’ chiaro che a questo punto la battaglia di legalità avviata dal Sottoscritto a tutela della propria immagine e della propria professionalità proseguirà fin quando non verrà definitivamente accertata nelle opportune sedi giurisdizionali l’altrettanto palese illegittimità della procedura di selezione dei manager avviata mesi or sono da questo Governo Regionale, ed a seguito della quale, pur avendone pieno titolo in quanto in possesso senza timore di smentita di uno dei migliori curriculum tra i manager sanitari esaminati, sono stato senza alcuna plausibile motivazione escluso dall’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende Sanitarie Siciliane. In particolare a distanza di circa quattro mesi dalla conclusione della procedura di selezione, il Sottoscritto, pur avendo ottenuto uno dei più alti punteggi tra i manager esaminati per quanto attiene ai titoli professionali posseduti ed al test-attitudinale sostenuto, non conosce ancora l’esito della valutazione del colloquio orale svolto in quella sede, né tantomeno la valutazione complessiva che ha indotto la Commissione esaminatrice ad escludermi dal citato elenco dei manager selezionati. Non è chi non veda la totalità illegittimità della procedura che ha condotto, nell’assordante e totale silenzio della politica regionale siciliana, alla nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie. In conclusione, fiducioso nell’operato della magistratura, mi auguro che vengano quanto prima ripristinate condizioni di legalità e serenità tali da consentire ai manager delle aziende sanitarie siciliane di operare nel prioritario interesse e diritto alla salute dei cittadini siciliani”, conclude Manlio Magistri. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.867 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT