Il progetto di restauro del castelloLa procura indaga sul restauro del Castello 28 Febbraio 2014 Cronaca ESCLUSIVA. La procura di Barcellona indaga sulla gestione dell’appalto concorso da 12 milioni di euro che ha portato al restauro del Castello di Milazzo. Oggi Milazzo è in grado di confermare che le forze dell’ordine delegate dalla Procura del Longano ha acquisito atti relativi all’appalto concorso e agli stati di avanzamento lavori. Il periodo interessato va dal 2007 al 2010. A quanto pare i magistrati si sono mossi dopo un dettagliato esposto. Ad eseguire i lavori è stato il Consorzio stabile “Aedars scarl- con sede legale in Roma. Lavori previsti dal Pios 5 di “Conservazione e valorizzazione della cittadella fortificata quale bene della Comunità europea-, finanziato per l’importo di circa 12 milioni di euro. L’ex sindaco Italiano presenta il progetto di restauro del castello La commissione di gara, presieduta dal dirigente del 6° Dipartimento, ing. Francesco Clmente, era composta dall’architetto Gaetano Montalto e dall’ingegnere Santi Trovato. All’aggiudicazione si è arrivati dopo 15 riunioni ed alcune conferenza di servizi. Dal verbale di gara si evince che il Consorzio stabile “Aedars scarl- di Roma ha totalizzato il punteggio di 93,77 scaturente dalla somma del punteggio per l’offerta tecnica con quella economica.Nello specifico per la realizzazione delle opere di cui al bando del Comune è stato offerto il prezzo di 7 milioni e 491 mila euro, cui si aggiungono 498 mila euro per l’attuazione dei piani di sicurezza e 479 mila euro per la progettazione esecutiva delle stesse opere. Il tempo complessivo utile per l’ultimazione dei lavori è pari a 360 giorni naturali e consecutivi. L’appalto prevedeva sostanzialmente quattro interventi: il recupero della Cinta Aragonese, della Cinta Spagnola, dell’edificio conventuale e del Mastio. Interventi che vanno dalla bonifica, attraverso la -diserbatura e la pulitura di tutti gli ambienti e dei camminamenti-, alla messa in sicurezza e recupero dell’agibilità degli accessi alle singole torri, con mantenimento di stratificazioni, diversità e complessità storiche. L’appalto prevedeva anche il rifacimento ex novo e a norma, degli impianti elettrico idrico e di smaltimento. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.653 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT