IL CASO. Alcuni vigili di Milazzo avrebbero ricevuto note disciplinari per scarso rendimento. La contestazione? Avrebbero elevato poche multe agli automobilisti. A chiedere lumi su questa vicenda è il consigliere comunale Roberto Mellina il quale ha presentato stamattina una interrogazione sull’argomento. I vigili sarebbero sette e si sono rivolti a dei legali di fiducia per rispondere “per le rime” alle contestazioni firmate dai vertici del comando municipale. «Se questo dovesse rispondere al vero, saremmo in una situazione “paradossale” – scrive Mellina – in cui il lavoro di un Vigile Urbano viene considerato positivo se “tartassa i Cittadini” con multe ed ammende». Mellina teme che se le opposizioni alle note trasformarsi in contenziosi tra l’ente e i dipendenti con una possibile richiesta di risarcimento. «A parere del sottoscritto – continua il consigliere – un bravo vigile urbano non è colui che ha “la penna facile”, ma piuttosto chi riesce a far rispettare l’ordine della zona urbana che ha in consegna, chi riesce a parlare con la gente, chi protegge i propri concittadini, chi è d’aiuto alla propria collettività». Mellina chiede «di conoscere minuziosamente le motivazioni che hanno portato a questi richiami, chiede inoltre, copia di queste missive, al fine di comprendere fino a che punto questa Amministrazione vuole colpire la tasca dei suoi cittadini. Si chiede all’ufficio di Presidenza di predisporre copia della presente e della risposta ed inviare al Ministero degli Interni, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della Regione Siciliana».

Una vicenda quella della gestione del comando di Polizia Municipale che da tempo è stata sollevata dalla Cgil. Il segretario generale del sindacato, Clara Crocè, il segretario della Funzione pubblica Antonino Cammaroto e il rappresentante rsu Mario Italiano, hanno già chiesto un incontro per discutere le problematiche. Una dele preoccupazioni più grosse è la carenza di personale che «appare fortemente sottodimensionato rispetto ai servizi da garantire, per cui, ove non fosse possibile un incremento dell’organico, si richiede una riorganizzazione dei servizi e la redistribuzione dei carichi di lavoro (gli ufficiali anziché svolgere il lavoro di coordinamento e responsabilità di procedimento, spesso vengono impegnati ad espletare quello tipico degli agenti)». Contestazioni anche sui locali in uso dalla polizia municipale (ex scuola Zirilli) . «Necessitano verifiche per accertarne la salubrità (vi è la presenza di umidità e muffe); l’agibilità degli spazi lavorativi in relazione alle unità di personale; la logistica in termini di esistenza di bagni separati (uomini-donne); gli armadi che, per legge, devono essere chiusi a chiave per garantire la riservatezza degli atti e dei fascicoli, che spesso contengono dati sensibili». Nota dolente le attrezzature. «Spesso – si legge nel documento sindacale – sono guaste e/o sprovviste degli accessori necessari per il corretto funzionamento, altre volte assenti, com’è il caso delle fotocamere digitali, strumenti utilissimi nell’attività di raccolta prove, cui spesso la P.L. è delegata anche dall’autorità giudiziaria. Mancano anche i fotocopiatori. Si denuncia il grave stato del parco automezzi, ormai fatiscenti e insicuri, addirittura alcune autovetture sono sprovviste di luci supplementari di emergenza (lampeggianti), perchè guaste. Risulterebbe che il chilometraggio raggiunto dalle autovetture sia superiore ai 170.000 Km., comportando costi eccessivi per le continue manutenzioni che richiedono e rischio per la sicurezza. Le radiotrasmittenti sono inutilizzabili a causa del ponte radio non attivo, privando il personale di uno strumento necessario per l’efficienza di alcuni interventi e per la sicurezza». La fornitura del vestiario da diversi anni non viene fatta, ad esclusone di una recente fornitura di un giubbotto e un paio di scarpe invernali. Al personale contrattista, inoltre, secondo la nota sindacale, non viene data la possibilità di partecipare alla turnazione con inevitabile aggravio di carichi di lavoro sull’esiguo personale di ruolo (si ha notizia di casi di malore dovuti a stress psico-fisico) e che viene escluso dalla reperibilità, necessaria soprattutto per gli interventi di Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). Oggi Milazzo ha cercato di contattare telefonicamente la comandante della polizia Municipale, Giuseppa Puleo, per commentare queste vicende e capire le posizioni della dirigenza, ma non è stato possibile parlarle.