L’Ufficio Comunale di censimento sta ultimando la posa dei numeri civici nelle strade cittadine oltre a definire alcuni dettagli come il nome definitivo di alcune vie “minori” nate nel corso del boom edilizio degli ultimi decenni. La nuova numerazione interessa tutte le aperture che insistono sulla pubblica via, e poiché tale attività non veniva fatta da oltre trent’anni, ci si è trovati di fronte a criticità, dettate soprattutto dal fatto che la città è vertiginosamente cresciuta dal punto di vista edilizio ed urbanistico.

“L’apertura di nuove arterie, che ancora sono prive di denominazione – scrive il comune in un comunicato –  è stata colmata con l’apposizione di un’appendice alla via principale, con cui viene individuato un vicolo, una traversa, una perpendicolare, una parallela, ecc. che è stata riportata sotto il numero civico stesso. Questa situazione potrà essere sostituita dalla nuova indicazione toponomastica della strada. E’ probabile infatti che quello che al momento si chiama, ad esempio, 1° Vico di Via grotta Polifemo, possa essere intito-lato ad un milazzese illustre o ad altro personaggio storico, o politico, che abbia benemeritato la città o la nazione. Lo stesso vale per altre arterie indicate con le denominazioni . ad esempio, di Vico I Guido, vico II Guido, Vico I San Gio-vanni (fra l’altro già esistente), Vico I Tommaso de Gregorio, e così via”. I cittadini che, a seguito del numero civico apposto sulla loro abitazione, abbiano notato una variazione del loro indirizzo, potranno recarsi per ottenere la certificazione da esibire ai vari gestori o agli istituti bancari o alle istituzioni pubbliche presso l’Ufficio Comunale di Statistica, presso il palazzo Comunale, piano terra stanza 8, tutti i gironi, durante l’orario di apertura del Comune. Nessun costo sarà richiesto per l’operazione di rilascio dell’attestato e delle successive variazioni da apportare. Lo stesso vale per le aziende titolari di una partita IVA : la variazione dell’indirizzo verrà comunicata direttamente alla CCIAA che provvederà ad effettuare la variazione sui dati camerali, senza richiedere alcun compenso. L’ufficio di Statistica comunica, contrariamente a quanto era stato richiesto dai cittadini che erano impossibilitati a recarsi al Comune per la variazione, che non manderà nessuno dei propri rilevatori per accertare i dati anagrafici dei cittadini. Ciò anche per evitare che , approfittando dell’occasione, malintenzionati possano avere libero accesso nelle abitazioni, spacciandosi per impiegati o inviati dallo stesso Ufficio o dal Comune, e carpire la buona fede delle persone “commettendo atti ed azioni delittuosi”.