La lettera. Macrì: «Non ampliamo il cimitero, “ricicliamo” le vecchie celle» 3 Dicembre 2013 Cronaca 1 Commenta LA LETTERA. La costruzione di 3500 nuove celle al Cimitero di Milazzo ha innescato un dibattito sulla reale necessità di utilizzare nuove aree per ampliaree la struttura. Sulla vicenda riceviamo una nota del nostro lettore Edoardo Macrì. Ecco il testo Caro Direttore, ho letto nella vostra testata giornalistica on linee, un articolo al seguente titolo: Milazzo, quasi 3.500 celle funerarie al Cimitero “, articolo che parla di un importante accordo tra le società di mutuo soccorso ed il nostro Comune per la realizzazione di nuovi edifici cimiteriali, atti a ricevere fino a 3.360 nuove celle funerarie. Ho letto anche i commenti di alcuni concittadini ed anche io ho voluto interloquire a proposito. Tutti insieme ci chiediamo il perchè dedicare, consumare ancora del terreno in quell’incantevole zona che guarda la nostra bella baia di levante. Sicuramente la necessità di nuove celle c’è. Ma perchè allora non impiegare meglio quelle già esistenti? Contemperando le due esigenze: quella di avere più posti cimiteriali e quella di risparmiare terreno prezioso? Che senso ha lasciare occupati ancora posti così necessari con dei cadaveri di una certa epoca e quindi mineralizzati (inerti ), i cui resti ossei possono essere raccolti in cassettine, da rimettere, nella stessa cella, lasciando così in essa lo spazio per un’altro feretro? Che senso ha poi il lasciare i cadaveri mineralizzati di un nucleo familiare in più celle, quando possono benissimo essere raggruppati in una sola cella, fino alla sua capienza totale ? Certamente queste limitazioni locali non hanno senso, tanto più che ci sono anche le disposizioni sia locali che incentivano concentramenti del genere. Mi riferisco alla circolare del Ministero della Sanità nr. 24/1993 – paragrafo 13.2.1, che letteralmente recita : ” E’ consentita la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo sia o meno presente un feretro “. Mi riferisco localmente ( Milazzo ) all’art. 12 del Regolamento Comunale per le concessioni delle sepolture cimiteriali, il quale afferma : ” nei loculi concessi sono ammesse le salme ed eventualmente i resti, le ceneri, i feti delle persone ovunque deceduti……. “. Norma questa presa appunto dalla richiamata circolare ministeriale. E mi riferisco anche a quello che di simile viene fatto nei cimiteri delle Città più importanti d’Italia, proprio per risparmiare terreno cimiteriale e dico anche per agevolare le manifestazioni di lutto delle famiglie ( andare in un’unica cella, anzichè girare tutto il cimitero per trovare il nonno, la madre, il cugino, ecc. ). In conclusione, dico che con una migliore gestione dell’attuale, non c’è alcuna necessità di costruire palazzi cimiteriali nuovi, anche per le Società di mutuo soccorso, che potrebbero operare lo ” svecchiamento ” di cui sopra, se il nostro Comune si sforza a codificare queste cose, ove sia necessario, perchè le citate regole sono già ben chiare a questo proposito. Credo che un giornale queste cose le deve pur dire e prendere posizione. Edoardo Macrì Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.170 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT