Milazzo, presentato esposto sulla morte di Giuseppe Tusa 5 Novembre 2013 Cronaca I familiari del milazzese Giuseppe Tusa, una delle 9 vittime della Torre Piloti abbattuta dal cargo Jolly Nero il 7 maggio 2013, hanno chiesto alla Procura di Genova di verificare se la Capitaneria di porto, come datore di lavoro, abbia messo in atto tutte le misure per garantire la sicurezza sul posto di lavoro valutando i rischi legati all’attività nella Torre. A scriverlo è il quotidiano di Genova, Il Secolo XIX. Secondo quanto riportato dalla testata, i familiari chiedono che sia verificato se la Torre è stata costruita in modo da non mettere in pericolo la vita delle persone che vi lavoravano. Giuseppe Tusa Gli avvocati Stefano Bigliazzi di Genova e Armando Sorrentino del foro di Palermo, che assistono la famiglia milazzese, hanno formulato le loro richieste in una memoria indirizzata al procuratore capo di Genova. Secondo i legali la mancata messa in sicurezza della Torre Piloti situata sul molo Giano del porto genovese costituisce l’occasione per approfondire l’indagine. Il lavoro di Giuseppe Tusa, 30 anni, sottocapo di seconda classe del Corpo della Capitanerie di Porto, si svolgeva nella sala operativa della Torre, situata a circa 50 metri d’altezza. Fu ritrovato senza vita l’8 maggio, il giorno dopo la tragedia. Gli avvocati spiegano che la Torre piloti ospitava le sale operative della Guardia Costiera, dei piloti e dei rimorchiatori di Genova e, quindi, sia personale militare della Capitaneria sia personale civile con datori di lavoro privati. Spiegano però che per entrambe le categorie vige la normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre sottolineano come la Torre Piloti che era situata sul molo Giano nel porto di Genova era stata costruita in uno spazio limitato senza alcuna protezione del “pilastro-torre” mentre avrebbe dovuto avere delle barriere protettive per bloccare eventuali urti. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.919 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT