Isgrò (Sel): «A Milazzo la linea politica è nostra» 18 Settembre 2013 Cronaca «Non ho mai sostenuto la linea politica del regente provinciale Alparone. Il circolo Danilo dolci di Milazzo è vivo e vegeto». Anche l’ex consigliere comunale Antonio Isgrò interviene nella diatriba che vede da un lato i rappresenatnti mamertini di Sel e dall’altro il reggentre provinciale Francesco Alparone. Alparone ritiene che a Milazzo bisogna ritornare al voto e chiede le dimisisoni del sindaco Carmelo Pino. Di tutt’altro avviso i compagni locali rappresentati (anche se ufficialmente la nomina è ad personam) dall’assessore Dario Russo. Alparone nel precedente comunicato sottolineava anche che di fatto il Circolo “Danilo Dolci” non esiste in quanto conta solo 7 iscritti su un minimo di 20 previsto dallo statuto. Antonio Isgrò «Ancora una volta – scrive Isgrò – apprendo a mezzo stampa di dichiarazioni che il reggente provinciale di Sel Francesco Alparone, ha rilasciato in merito alla situazione politica mamertina, stavolta chiamando in causa anche un presunto assenso del sottoscritto alle sue esternazioni. Ricordo bene i due incontri svolti tra lui ed il circolo a cui sono iscritto. Ricordo altrettanto bene che, mentre il primo fu di presentazione, durante l’acceso confronto del secondo consegnò ai presenti la proposta che venne successivamente bocciata. Nello specifico tengo a precisare al compagno Alparone, che non ho mai sostenuto la sua linea. E che è ben diversa l’accettazione della discussione della questione dalla condivisione della sua opinione. Ma anche se l’avessi fatto, questo non l’avrebbe comunque legittimato a pubblicare comunicati senza il minimo rispetto per il circolo “Danilo Dolci”». Per quanto riguarda il tesseramento, Isgrò, difede l’attività del circolo mamertino che comprende anche la Valle del Mela che «si è svolta più con attività di militanza ed organizzazione di iniziative sul territorio che con la formalizzazione delle iscrizioni». «Da noi – continua – chi voleva impegnarsi è stato il benvenuto, con o senza tessera. Non mi pare sia stato comunque un handicap, vista la crescita di consensi che il nostro partito ha ottenuto in città in soli 3 anni. E comunque, il reggente, sa bene che il circolo è vivo e gode di buona salute. Fatte le doverose e necessarie precisazioni di cui sopra, ricordo al compagno Alparone che esistono delle norme di buon senso, prima ancora che statutarie, che impongono che le discussioni interne ai partiti si facciano nei luoghi opportuni, cioè negli organismi interni. Per quanto attiene il merito delle numerosi questioni da lui incautamente sollevate (dalla sentenza del CGA, alla progettualità politica dell’amministrazione, al ruolo del nostro partito) troverà risposte in queste sedi, siano esse provinciali, regionali e nazionali, tra l’altro già a conoscenza della delicata situazione cittadina. Per conto nostro, io e la sezione territoriale Milazzo-Valle del Mela, continueremo a lavorare come fatto sino ad oggi, con la consapevolezza che alla fine giudicheranno i milazzesi». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.254 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT