“L’amministrazione sminuisce la portata della sentenza del Cga. Continua a parlare dell’entità del dissesto e non sulla procedura da loro avviata che si è rivelata sbagliata: si dimetta e ridia la parola agli elettori”. Il consigliere comunale Franco Scicolone ritorna ad attaccare l’amministrazione Pino con un nuovo comunicato che replica a quello in cui l’esecutivo Pino definiva la sentenza “pilatesca”.

Franco Scicolone

“Davvero goffo e puerile da parte della compagnia del dissesto, in atto insediata a Palazzo dell’Aquila, il tentativo di spacciare per “pilatesca” – scrive Scicolone – la recente sentenza del Cga. La mossa dell’Amministrazione, nell’intendo di creare confusione tra i lettori della stampa locale, tende a spostare il baricentro dell’argomento sulla consistenza del dissesto e non sulla procedura avviata dalla Corte dei Conti che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale”. Scicolone, che evidentemente vuole ritagliarsi il ruolo di capo dell’opposizione, continua: “La compagnia del dissesto non sa, o finge di non sapere, che le iniziative della Corte dei Conti prese in forza del D.lgs 149/2011, semplicemente non potevano essere prese perché la predetta legge in Sicilia (e in tutte le regioni a statuto speciale) non trova applicazione – sottolinea – secondo quando stabilito dalla Corte Costituzionale; ma anche prima del pronunciamento dell’Alta Corte il decreto legislativo era chiaro a tutti. E’ del tutto evidente che nella circostanza l’intervento della Corte dei Conti, fortemente richiesto e voluto da questa Amministrazione è stato un errore! Perché non ammetterlo? Il sindaco Pino che tende a mettere in risalto il percorso virtuoso della sua amministrazione finalizzato al risanamento finanziario dell’Ente, posto che l’abbia fatto, a mio avviso ha fatto solo il suo dovere ma dimentica una cosa importantissima e cioè che va fatto rispettando tutte le leggi. Dunque perché fare riferimento a cose inaudite che solo in Sicilia si possono verificare? Si abbia il coraggio di ammettere gli errori commessi e nell’interesse generale dei cittadini e della comunità milazzese tutta, questa Amministrazione ha solo un dovere:ridare la parola al corpo elettorale e sottoporsi al suo severo giudizio.