Il primo traguardo è stato raggiunto. L’FC Milazzo, questa stagione, è stato già promosso dalla Seconda alla Prima Categoria. Merito della società che ha chiesto fortemente e ottenuto il ripescaggio. Adesso, per il team del presidente Patané, lo scenario cambia. Bisogna, però, fare in fretta: la prossima domenica inizierà la Coppa Sicilia, il 22 settembre partirà il campionato. A pochi giorni dal primo match ufficiale Oggi Milazzo ha intervistato il tecnico del sodalizio mamertino, Salvatore Cambria, esperto in promozioni nei campionati dilettantistici siciliani, l’anno scorso sulla panchina dell’Hinterreggio, in Lega Pro, come secondo.

salvatore Cambria

L’obiettivo precedente era vincere il campionato di Seconda Categoria. Adesso?

“Innanzitutto vorrei fare un plauso alla società per il ripescaggio in Prima Categoria. Adesso ci aspetterà un campionato completamente diverso, non sarà facile arrivare al primo posto. L’obiettivo minimo sono i play-off”.

Mercato chiuso?

“La squadra c’è, è forte e si vede. Diciamo che in avanti potrebbe ancora arrivare qualcuno, ma non faccio nomi. Sono comunque molto contento che l’età media del gruppo sia bassissima. Questo significa che si potranno gettare subito le basi per il futuro. Inoltre alcuni tra i più grandi arrivano da campionati così così e non vedono l’ora di mettersi in mostra. Vedo l’intera rosa molto motivata. Del resto non capita tutti i giorni di giocare al Grotta Polifemo. Senza dimenticare che buona parte della tifoseria organizzata seguirà il nostro team: sarebbe bello ritornare alle atmosfere di un tempo”.

Lei è stato anche mister dell’ex Sacro Cuore, ora Città di Milazzo. C’è rivalità con l’altra squadra cittadina?

“No, e non potrebbe essercene. Loro disputano un campionato di Promozione, con una squadra altamente competitiva. Non è un mistero che vogliano vincere il campionato. Ho molto apprezzato il loro cambio di denominazione: è un passo in avanti, l’organizzazione da un paio d’anni non era più simile a quella impressa dal compianto Padre Cutropia. Gli auguro di vincere il campionato, sono sincero. Anzi, lancio una proposta. Nella festività natalizia, in notturna, potremmo giocare un derby benefico al “Grotta Polifemo”. Sarebbe una bella iniziativa che ci unirebbe sotto il nome del Milazzo. Sono contento che ci siano più squadre a rappresentare la nostra città, è simbolo di fermento. Dobbiamo smantellare quell’idea che da noi solo gente “straniera” può fare bene. Ci sono tante realtà in Sicilia come in Lombardia che si appoggiano all’imprenditoria locale per disputare campionati di alto livello. Un esempio, quest’anno, è il Sassuolo, squadra in rappresentanza di una cittadina di 40mila abitanti, poco più di Milazzo, che farà la Serie A grazie alle forze presenti sul territorio”.

Mister, dalla Lega Pro è tornato in Prima Categoria (anzi, in Seconda…). Ritorno alle origini?

“Voglia di allenare. In questi mesi avevo ricevuto proposte dall’Eccellenza. Con il Rocca di Caprileone c’era un discorso ben avviato che poi, per vari motivi, non è stato portato a conclusione. Senza presunzione, potevo aspettare la chiamata di una squadra in campionati importanti, ma ho preferito accettare l’offerta dell’FC Milazzo. Sia perché mi piace troppo allenare sia perché rappresenterò la nostra città. All’Hinterreggio, dove sono stato in Lega Pro, ho imparato tantissimo grazie a mister Antonio Venuto, un vero maestro. Ci sentiamo spesso, il nostro è un legame che va oltre l’ambito lavorativo. Potevo aspettare di nuovo una chiamata insieme a lui ma, ripeto, amo preparare una stagione, essere al centro di un progetto. Soprattutto se è nuovo e ambizioso come questo. Chissà, con l’FC Milazzo, dove arriveremo…”.

SEBASTIAN DONZELLA