Nelle intenzioni del sindaco Carmelo Pino ad inaugurare il castello di Milazzo doveva essere il presidente della regione Raffaele Lombardo. In realtà, di acqua (e di pastoie burocratiche) sotto i ponti ne è passata tanta. Lombardo non è più ai vertici della Regione (gli elettori hanno messo un Crocetta sulla sua esperienza politica) e Pino si dovrà “accontentare” di Giuseppe Garibaldi. Dopo ben 15 sopralluoghi, ieri sera, la Commissione di Collaudo tecnico-amministrativo, ha rilasciato il nulla osta integrale alla pubblica fruizione della cittadella fortificata. Questo consentirà di aprire anche la parte attualmente chiusa, a cominciare dal mastio e dalla Sala del parlamento. Anche se ancora non c’è l’ufficialità, l’inaugurazione dovrebbe avvenire sabato 20 luglio (la data deve essere confermata), in occasione dell’anniversario di una celebre battaglia garibaldina a Milazzo. A varcare per primo la soglia della nuova area restaurata, attualmente non accessibile, potrebbe essere un attore che a cavallo interpreterà l’Eroe dei due mondi. A rilasciare il nulla osta è stata la commissione composta dall’arch. Lorenzo Bertia, dall’ing. Rosanna Grado, l’ing. Massimo Marni e dall’arch. Daniela Lima. L’ultimo incontro si è tenuto ieri. Per il Comune di Milazzo, oltre all’arch. Ferdinando Torre, Responsabile unico del procedimento (Rup) era presente l’assessore ai Lavori pubblici, ing. Santi Romagnolo. I lavori sono stati eseguiti dal Consorzio stabile AEDARS S.C.a.r.l. di Roma.

Le verifiche e accertamenti sono state particolarmente complesse ed hanno riguardato tra l’altro anche la funzionalità dei servo-scala per disabili, il sistema antintrusione, mediante attivazione dell’allarme e segnalazione nelle relative centraline di controllo, del sistema di videosorveglianza e TVCC nella apposita sala di sorveglianza dove si è constatata la presenza su monitor delle immagini provenienti dalle n. 11 telecamere DOME in costante rotazione oltre agli impianti di illuminazione ordinaria e di emergenza. Nel contempo, alla luce della richiesta dell’amministrazione comunale di giungere alla consegna anticipata degli immobili oggetto di collaudo, la Commissione, tenuto conto di tutti gli accertamenti effettuati nelle complessive quindici visite di sopralluogo, ha reso il proprio nulla osta all’integrale pubblica fruizione. Via libera dunque anche al Mastio e alla sala del Parlamento. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Carmelo Pino. “Finalmente si mette la parola fine a quella che sembrava una odissea – ha affermato il primo cittadino -. Al momento dell’insediamento ci era stato consegnato un bene non fruibile. In questi tre anni si è lavorato intensamente ed in silenzio per non creare facili illusioni in attesa che tutti gli interventi potessero non solo essere completati ma anche superare le fasi del collaudo che sono state, vista anche la peculiarità del compendio immobiliare, lunghe e complesse. Ciò nonostante siamo andati per gradi, abbiamo riaperto il Castello, nelle parti consentite (Monastero delle Benedettine) grazie ad una consegna provvisoria dell’area interessata e con il contributo della Compagnia del Castello e di altri volontari che nel tempo si sono aggiunti, coordinati dall’assessore Dario Russo abbiamo iniziato a far vivere la struttura. E per finire – conclude Pino – coincidenza positiva – proprio in questi giorni abbiamo avuto anche la bella notizia del via libera da parte del demanio a stipulare una convenzione per sei anni per l’utilizzo a titolo gratuito dell’antico maniero. Adesso che tutto il Castello è fruibile cercheremo di sfruttarne nel modo migliore le sue funzioni di attrattore culturale e volano di sviluppo”.