Pubblichiamo integralmente la lettera di alcuni ex studenti del Liceo Impallomeni di Milazzo inviata in redazione. A seguire la replica del dirigente scolastico Caterina Nicosia.

Spettabile redazione, siamo un gruppo di ex studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G.B. Impallomeni” di Milazzo che nell’ anno scolastico 2011/2012 hanno completato il percorso di studi liceali con il massimo dei voti. In questi ultimi giorni siamo venuti a conoscenza, in modo del tutto casuale, della pregevole iniziativa promossa dal Rotary Club di Milazzo (2110 distretto Sicilia-Malta) che anche quest’anno, nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Comune di Milazzo ha offerto l’opportunità ai centisti delle scuole medie superiori di Istituti del territorio da Villafranca Tirrena a Falcone (e sezioni staccate) di ricevere un riconoscimento (il noto premio “Vito Russo”) ed una gratificazione per i sacrifici e l’impegno profusi nell’arco del quinquennio.

Il bando del premio Vito Russo

Questa lodevole iniziativa è stata accolta da importanti Istituti superiori della Città, i cui competenti uffici hanno contattato i propri “centisti”, fieri di presentare alla cittadinanza le proprie eccellenze. Con profondo rammarico, prendiamo atto della leggerezza e della superficialità del nostro Liceo, che non ha ritenuto opportuno contattare gli interessati (a partecipare solo due studentesse). A nostro avviso, fermo restando che dare il massimo, ciascuno secondo le proprie possibilità ed attitudini, sia un dovere, occasioni di questo genere non solo gratificano e stimolano noi ragazzi, ma danno prestigio e visibilità alla Scuola, valorizzandone gli obiettivi e l’operato.
Grazie per la cortese attenzione,
I centisti “ignari” del Liceo Classico e Scientifico di Milazzo.

 

A replicare la dirigente scolastica Caterina Nicosia, contattata dalla redazione: «Il bando è stato affisso nei corridoi della scuola dando il massimo della visibilità – spiega – avevo detto agli insegnanti di diffondere la notizia, c’è da considerare che molti ragazzi studiano fuori e magari è stato difficile contattarli. Vorrei precisare, però, che si tratta di un bando annuale che gli studenti conoscono bene e che comunque l’iniziativa non era della scuola ma del Rotary. Mi dispiace per l’inconveniente ma non credo che il liceo abbia responsabilità».