“Respingiamo al mittente le accuse dell’Amministrazione comunale. Questo consiglio comunale si sta muovendo nel rispetto della norma e della legalità col solo obiettivo di salvare la città di Milazzo da un disseto che avrebbe effetti devastanti”. Il presidente del consiglio comunale Rosario Pergolizzi nel corso della conferenza stampa di questa mattina ha inteso ulteriormente chiarire l’attività che la maggioranza dei consiglieri sta portando avanti per evitare che “una Amministrazione che rappresenta poche persone e qualche partito politico affossi una città che già si trova in condizioni di evidente difficoltà economica”. Alla conferenza hanno partecipato quasi tutti i consiglieri che hanno votato lo scorso 22 dicembre la delibera di adesione al “Salva Comuni”. Presenti Francesco Alesci, Damiano Maisano del Pdl, il capogruppo del Pd, Ciccio De Pasquale, il capogruppo dell’Udc, Franco Cusumano col collega Pippo Doddo, Franco Scicolone dei Dem, Roberto Capone dell’Mpa, Santino Napoli del Pid e l’ex assessore Maurizio Capone.

Saro Pergolizzi

In apertura Pergolizzi si è ricollegato alla conferenza stampa tenuta ieri dal sindaco e dall’assessore Midili sottolineando che “tale iniziativa scaturisce da un evidente nervosismo da parte dell’Amministrazione per la mancata determinazione da parte del prefetto al quale invece va la mia più grande stima e fiducia per l’attenzione con la quale sta seguendo il caso Milazzo alla luce anche del comportamento del consiglio comunale che rappresenta, giova ricordarlo, i cittadini”. Due gli aspetti presi in considerazione dal presidente: quello politico e quello amministrativo. “Votando la delibera di adesione alla legge statale 213 del 7 dicembre scorso – ha detto Pergolizzi – abbiamo voluto in ossequio alla normativa, far sì che Milazzo potesse evitare il dissesto perché lo stesso governo Monti ha introdotto q uesta legge con tale obiettivo. Se l’Amministrazione avesse voluto seguire un percorso diverso avrebbe dovuto far bocciare dai consiglieri che lo sostengono e che non si sono presentati invece in aula, tale provvedimento. Una volta che la delibera è stata approvata dovrà produrre i suoi effetti e mi auguro al riguardo che sia il segretario generale, sia i dirigenti, consapevoli delle responsabilità che scaturiscono da eventuali comportamenti omissivi, si attivino per l’adozione di quanto previsto ed in particolare di predisporre entro 60 giorni il Piano di risanamento. Mi duole aver appreso ieri nel corso della riunione con i dirigenti che la delibera del consiglio del 22 dicembre scorso non è stata a distanza di dieci giorni dalla pubblicazione consegnata ai vari dipartimenti per l’adozione. Vorrei ricordare che tale ruolo di coordinamento spetta al segretario generale al quale chiedo un atteggiamento più collaborativo sempre nel rispetto delle norme. Anche perché per le inadempienze e le omissioni è la stessa legge a prevedere azioni penali che questo Consiglio non potrà esimersi di richiedere. Sono poi demagogiche le accuse dell’assessore Midili circa le accuse di danno erariale che respingiamo al mittente sia per i mancati contributi che dovevano giungere dalle varie leggi regionali e statali, che per quanto riguarda la rischiosa vendita dei Molini. Premetto che mi fa piacere che finalmente a distanza di settimane cita una legge che aveva sempre respinto, la 213/2012; quanto al contributo regionale il sottoscritto, sostituendosi proprio all’Amministrazione inadempiente, lo scorso 31 dicembre, ha chiesto con una lettera ufficiale al presidente Crocetta l’inserimento del Comune di Milazzo tra i beneficiari del contributo. Ma le inadempienza dell’assessore e della giunta Pino sono tante. Penso alla mancata predisposizione sia del Conto consuntivo 2011 – nonostante l’arrivo di ben due commissari regionali – e soprattutto del bilancio preventivo 2012. Milazzo è stato l’unico Comune italiano a non avere un bilancio. Ed è a dir poco paradossale l’affermazione di Midili dell’avanzo di amministrazione di 3 milioni e 200 mila euro per il 2011 e di 3 milioni e 700 mila euro per il 2012. Come sono emersi questi numeri senza un bilancio? Quanto ai Molini è la legge stessa “SalvaComuni” a prevedere il blocco delle azioni esecutive”. Nel corso della conferenza sono intervenuti anche il capogruppo del Pd,  De Pasquale il quale ha ribadito che in una riunione avvenuta all’inizio dello scorso anno, alla presenza della deputazione nazionale e regionale, è stato ribadito dal partito al sindaco il proprio dissenso verso il dissesto e che “i consiglieri hanno deciso di rischiare la propria poltrona, pur di non votare il dissesto e penalizzare i cittadini, anche se siamo convinti che stiamo operando nella certezza del diritto” e il capogruppo dell’Udc, Franco Cusumano che ha ribadito di “avere fiducia nell’operato del prefetto, che sono certo terrà in considerazione l’operato dei consiglieri eletti, che se c’è stato danno erariale lo si deve attribuire all’Amministrazione (vedi questione Imu)” ed ancora che i consiglieri “difenderanno in tutte le sedi i diritti dei cittadini milazzesi per evitare un dissesto che significherebbe la fine economica di Milazzo”.