Giovani coppie con figli piccoli, cassintegrati sessantenni con figli adolescenti che non hanno ancora maturato la pensione , donne single senza lavoro con uno sfratto esecutivo A Milazzo le “limiti dell’indigenza. Una situazione che non riescono più a gestire nemmeno le associazioni di volontariato che, negli ultimi mesi si sono visti inondate di richieste di aiuto.

 

il deposito del banco alimentare alla Chiesa Madre

“La chisura di realtà produttive come l’Aicon – spiega Giusi Camillò, presidente del Centro di solidarietà di Milazzo che collabora  in sinergia con la parrocchia della Chiesa Madre – ha messo in ginocchio decine di giovani coppie che avevano messo su famiglia e ora si ritrovano senza una entrata certa e bambini piccoli da mantenere. Purtroppo, però,la crisi, è trasversale non risparmia nessuno. Tanti i casi di donne sole senza lavoro, lavoratori licenziati con figli adolescenti con difficoltà anche a garantire i pasti. Noi fino ad oggi distribuiamo derrate del Banco alimentare e quello frutto di donazione di privati (importante la collaborazione con le scuole), ma dal prosismo anno il Banco alimentare chiuderà per mancanza di finanziamenti e difficilmente riusciremo a poter dare risposte a tutti coloro che chiederanno aiuto. Già quest’anno, rispetto all’anno scorso abbiamo avuto il 70% in meno delle derrati”. La presidente confida nelle famiglie e nei privati di Milazzo (supermercati, imprenditori). Il centro raccolta si trova alla Chiesa Madre. Anche un a busta di alimenti può essere preziosa. Come si può anche capire da questa lettera inviata alla redazione di Oggi Milazzo. Inutile commentarla:

 “Siamo una famiglia invisibile -immaginate come sara nostro Natale. Abbiamo ancora fiducia in babbo natale. Salve mi chiamo Angelo vi scrivo per chiedervi ” disperatamente” un aiuto. Ho 3 bambini, una di 13 anni, un’altra di 11 un bambino di 6 anni. I bambini li sto mandando a scuola senza libri. Mi trovo disoccupato da 7 mesi abito in affitto e non potendo pagare l’affitto mi e arrivato lo’sfratto da parte del proprietario della casa . Non riesco a trovare lavoro. Dove vado a chiedere lavoro mi dicono non c’è possibilita di lavorare dovuto a questa crisi nazionale. Mi sento impotente. Vi chiedo per favore di ascoltarmi. Grazie. Non vorrei finire in mezzo alla strada con 3 bambini, per favore chiedo un aiuto. Spero che chi legga questa lettera magari con un piccolissimo contributo economico sappia che per me sara molto grande in questo momento di disperazione che dio vi benedica. Non lasciatemi solo”. (la redazione è in possesso del nome e di un recapito telefonico).