Il consigliere comunale Ciccio De Pasquale è intervenuto sull’ordinanza sindacale n.97 del 31.5.2011 che disciplina il deposito nei cassonetti dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili in prescritte fasce orarie. Il consigliere pur riconoscendo, che i cittadini devono in qualche modo regolamentare il deposito dei rifiuti nei cassonetti, e che quelli deperibili devono essere depositati in orari che non accelerino la decomposizione delle sostanze organiche, sostiene che “è inammissibile che i cittadini vengano verbalizzati con una ordinanza sindacale priva di efficacia e non con un regolamento approvato dal consiglio comunale”.

Da qui la richiesta al sindaco di revocare l’ordinanza, “perché illegittima – sostiene – in quanto prevede una limitazione della libertà delle persone e li obbliga a limitare la propria vita, pur essendo essa priva di qualsiasi elemento giuridico che possa limitare la libertà personale, andando in contrasto con quanto sancito dall’ordinamento giuridico dettato dalla legge costituzionale, così come ripreso nella sentenza della Corte Costituzionale n.115 del 4 aprile 2011 che, oltre ad entrare in merito all’inefficacia delle ordinanze sindacali prive di qualsiasi riferimento normativo, evidenzia altresì la limitazione della libertà dell’individuo. È di fondamentale importanza sottolineare – conclude De Pasquale – che la sentenza fa esclusivo riferimento all’ammissibilità di ordinanze contingibili ed urgenti, limitate nel tempo, e comunque emesse con specifico riferimento normativo con richiami ad appositi regolamenti comunali».

 

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