Sino alle soglie degli anni Quaranta, transitando nelle notti romane per la deserta piazza Venezia si poteva notare una finestra dalla luce perennemente accesa. Segno evidente che il governo fascista non riposava mai. Oggi lo stesso fenomeno si può osservare lungo le banchine portuali di via Luigi Rizzo, dove accanto alle chiome delle palme, rischiarate dalla calda illuminazione artistica di via Crispi, spicca al terzo piano del Palazzo Municipale una finestra sempre illuminata, proprio come quella di mussoliniana memoria. L’abbiamo notata da diverse settimane. Quella luce è sempre accesa, in qualsiasi ora della notte, anche il sabato e la domenica.

Luce perennemente accesa al comune di Milazzo

Non conosciamo l’ubicazione degli uffici municipali, dunque non siamo in grado di stabilire quale ramo della burocrazia comunale sia ospitato in quella porzione del palazzo, così come non siamo in grado di capire chi sia l’occupante seduto al di là di quella finestra che con la sua vista mozzafiato domina l’intero bacino portuale. Conosciamo però le notevoli difficoltà finanziarie in cui attualmente versano le ormai dissestate casse comunali, le conseguenti reiterate interruzioni nella pubblica fornitura di energia elettrica che hanno lasciato al buio diverse strade cittadine, con le altrettanto conseguenti difficoltà di transito per i malcapitati pedoni costretti a percorrere tra le tenebre alcune centralissime vie del centro urbano. Per non parlare poi del Teatro Trifiletti, dove se ti vuoi esibire, oltre a pagare una sostanziosa somma di denaro a favore delle casse comunali, ti devi persino portare un voluminoso generatore da casa, con tanto di costi accessori da sostenere per noleggio, trasporto e gasolio necessario ad alimentare lo stesso generatore. Proprio perché l’Enel, a causa della morosità del Comune, ha tagliato l’utenza elettrica del teatro. E intanto, mentre in vista della dichiarazione di dissesto si annuncia il versamento dell’Imu e degli altri tributi comunali con l’applicazione dell’aliquota massima, proprio mentre da Roma e da Palermo s’iniettano le prime speranzose gocce di spending review, a Milazzo le luci accese anche di notte lavorano alacremente nel tentativo di allontanare il più possibile la città dal baratro del dissesto.

MASSIMO TRICAMO