Screening ambientale sui ragazzi, ecco il progetto 4 Dicembre 2012 Ambiente Presentato stamattina, nei locali di Palazzo D’Amico, il progetto finalizzato ad eseguire un monitoraggio sulla popolazione giovanile dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale della Valle del Mela. Il progetto è stato illustrato in occasione del convegno sul tema “Tutela della salute e protezione delle popolazioni delle aree ad elevato rischio ambientale esposte a Distruttori endocrini quali i Metalli pesanti” organizzato dal Comune di Milazzo, dall’Università di Messina (Dipartimento di medicina clinica e sperimentale) e dallo Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto. Ai lavori sono intervenuti oltre ai relatori, il sindaco Carmelo Pino, Concetto Puglisi del Cnr di Catania, Antonino Marchese dell’Arpa Sicilia, Giancarlo Quattrone dell’Asp di Messina ed i rappresentati di San Filippo del Mela, Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto e Gualtieri Sicaminò ricadenti nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale. Ad aprire la serie degli interventi è stato il direttore dello Sportello regionale, Antonino Cuspilici il quale ha evidenziato come la Regione, di concerto con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stia procedendo alla realizzazione di attività rivolte alla tutela della salute nelle Aree ad elevato rischio di crisi ambientale che includono sia il monitoraggio, sia il risanamento delle aree. Nell’ambito di questa tematica – ha spiegato – si inserisce l’accordo stipulato tra l’Ufficio speciale per le aree ad alto rischio e l’Università di Messina, per la realizzazione di un progetto finalizzato ad eseguire un monitoraggio sulla popolazione. Stiamo già provvedendo ad attività di monitoraggio della zona di Archi in cui è presente sia l’inquinamento elettromagnetico, sia quello di tipo industriale. Proprio sull’inquinamento elettromagnetico abbiamo predisposto un decreto”. Ad illustrare il progetto di monitoraggio sulla popolazione giovanile è stato il prof. Francesco Squadrito dell’Università di Messina, il quale ha sottolineato che “si tratta di un’indagine che, previo consenso dei genitori, sarà effettuata in coorti residenziali del polo industriale della Valle del Mela, ma anche in zone non esposte ad inquinanti, per valutare lo sviluppo puberale ed intellettivo e la funzionalità tiroidea in ragazzi tra i 12 ed i 14 anni di età. Lo screening sarà effettuato presso la struttura ospedaliera di Milazzo attraverso esami clinici dei liquidi biologici in cui verranno valutati anche i livelli di metalli pesanti. Saranno anche condotte indagini su possibili modificazioni epigenetiche dal materiale salivare e sarà chiesta la collaborazione dei pediatri e dei medici di famiglia. Prevista anche una analisi dei profili di esposizione e valutazione della qualità della vita attraverso appositi questionari per comprendere se, l’eventuale percezione del rischio, modifichi stili di vita e relazioni sociali ed interpersonali. Sarà realizzato pure un geo-database con tutti i risultati ottenuti”. Nel corso del convegno è intervenuta anche la dott.ssa Daniela Amalia Palano (Responsabile dell’Unità operativa sanitaria Ginecologia oncologia preventiva Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania) sulle eventuali “ricadute sulla donna, e non solo in stato di gravidanza, causate dagli agenti inquinanti”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.605 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT