>La “Carovana della rivoluzione”, domani mattina, protesterà davanti alla Raffineria di Milazzo, elevata a simbolo dell’inquinamento industriale nel messinese. A capeggiarla sarà Cateno De Luca, leader di Sicilia vera e candidato alla presidenza della Regione. De Luca stamattina ha avviato il tour della “Carovana” tra le baracche di Fondo Fucile a Messina per contestare il degrado in cui sono costretti a vivere ancora oggi migliaia di messinesi. Il tema di domani sarà l’inquinamento industriale. De Luca arriverà a Milazzo verso le 10. Assieme ad una cinquantina di sostenitori che lo stanno accompagnando in questi blitz, con tanto di fazzoletto rosso garibaldino, manifesterà all’ingresso dello stabilimento.

 

Cateno De Luca

Un fazzoletto è stato messo da parte anche per l’assessore comunale Pippo Midili, rappresentante di Sicilia vera nell’esecutivo Pino, che non mancherà di protestare contro il colosso industriale accanto a De Luca. Quasi certamente si parlerà del blitz. I presupposti ci sono tutti. Stamattina, infatti, la Carovana è stata al centro di un parapiglia di fronte al municipio di Messina. De Luca era giunto a Palazzo Zanca con l’intento pacifico di consegnare “ U fausu” cioè delle banconote false che rappresentano il simbolo delle difficoltà in cui si trovano tutti gli enti locali, ma è stato impedito ai partecipanti, l’ingresso al comune. A questo punto sono cominciati gli scontri tra la carovana ed un cordone di vigili urbani ed addetti del comune che cercavano di impedirne l’ingresso. Dopo avere chiesto inutilmente di poter entrare da solo come libero cittadino, De Luca è passato alle vie di fatto sfondando il cordone di sicurezza, arrampicandosi sulle barriere divisorie poste nell’ingresso del palazzo, da dove si è catapultato ai piani superiori per consegnare al commissario Croce “ U fausu”.