Dopo quasi 20 anni dallo scandalo sulla gestione dell’Aias di Milazzo, giunge la sentenza della Corte di Cassazione definitiva sugli unici due imputati superstiti scampati dalla valanga di prescrizioni. Come scrive la Gazzetta del Sud, i giudici hanno confermato le condanne decise dalla Corte d’Appello ad aprile nei confronti dei due ex presidenti della disciolta sezione Aias, Antonino Morabito di Milazzo, all’epoca esponente politico del Psi e sul suo successore Antonino Mostaccio, ex sindaco di Merì. I due imputati superstiti, infatti, erano stati condannati Morabito a 2 anni di reclusione e Mostaccio ad 1 anno e 6 mesi. Nel tempo le pene sono state sensibilmente ridotte.

Protesta dopo lo scandalo Aias (foto archivio)

Tra l’Appello e la Cassazione, infatti, è intervenuto anche l’indulto per tutti i reati commessi fino al 2 maggio 2006, nella misura non superiore a tre anni per le pene detentive, che di fatto neutralizza la condanna. Restano invece immutate le statuizioni di primo grado che dovranno essere quantificate in sede civile in favore dell’Aias nazionale che si era costituita in giudizio. I risarcimenti danni da parte dei due ex manager sono legati ai danni provocati con la sparizione di ingenti somme di denaro pagato per tangenti e consulenze d’ oro che nulla avevano a che fare con l’assistenza ai disabili.