Torna dopo qualche anno di letargo il Museo della Tonnara. Allestito in passato al Tono, in un locale a piano terra di via Nettuno, il minuscolo spazio museale viene adesso riproposto nei centralissimi e confortevoli locali di piazza Caio Duilio dell’ufficio turistico regionale (ex Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo), che ha lodevolmente ospitato l’allestimento.

L’allestimento del museo

L’ iniziativa, promossa dai soci dell’associazione “Tono Solemare”, guidati dal presidente Mimmo Sapienza, sarà presentata ufficialmente tra qualche giorno, quando terminerà la messa a punto degli ultimi dettagli.
«Una piccola esposizione che tende a far rivivere storia e tradizioni della Tonnara del Tono senza nessuna pretesa museale», precisa Mimmo Sapienza, che insieme a Vittorio Cernuto (entrambi nella foto) abbiamo incontrato ieri sera durante il montaggio di pannelli e reperti, tra i quali spiccano frammenti della cùlica, la fitta rete che le nerborute braccia dei tonnaroti, quasi tutti di Vaccarella, issavano per rinnovare il selvaggio e secolare rituale della mattanza. L’esposizione è impreziosita da uno schermo al plasma dal quale saranno proiettati vecchi filmati girati alla Tonnara del Tono alle soglie degli anni Sessanta, intervallati da un’efficace descrizione del funzionamento dell’intricato sistema di camere entro cui venivano intrappolati i tonni.
MASSIMO TRICAMO