Quando il cugino di Dylan Dog visitò Milazzo 31 Luglio 2012 Cronaca VIDEO. Sono trascorsi 17 anni dalla venuta a Milazzo di Martin Mystere, il famoso personaggio della Bonelli Editore in giro per il mondo a risolvere enigmi storici. Nel giugno 1995, Mystere, si è fermato proprio a Milazzo dove è stata ambientata la storia dal titolo: «Contrappunto, scherzo e fuga”. Una scelta non casuale quella del disegnatore Rodolfo Torti e della casa editrice che edita anche personaggi del calibro di Tex, Dylan Dog e Zagor. Infatti a suggerire di ambientare nella città del capo parte della vicenda sono stati Giuseppe Ponticorvo e Arianna Aloisi dell’ufficio marketing dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo. Una idea nata casualmente, ma che nel giro di pochi mesi è diventata realtà. «A dire il vero noi volevamo che a Milazzo venisse Dyland Dog – racconta sorridendo Ponticorvo, oggi docente a contratto in materia turistiche all’Università di Messina – e abbiamo chiamato alla Bonelli con questo intento. Immediatamente ci hanno bloccato spiegandoci che le storie “dell’indagatore dell’incubo” si svolgono esclusivamente a a Londra, ma che al limite si poteva pensare di adattare una storia di Martin Mystere». Era quasi metà agosto e a dire il vero Ponticorvo era scettico, in ogni caso nel giro di pochi giorni ha raccolto brochure e fotografie dei monumenti storici di Milazzo scattate dai fratelli Rocco e Antonio Maiorana e li ha spediti a Milano ad Alfredo Castelli, l’inventore di Mystere. Non se ne seppe nulla per lungo tempo. Poi arriva la telefonata da Milano. Milazzo è diventata la protagonista di uno speciale di 132 pagine che successivamente fu rieditato nel 2000, in quanto definita dai fan una delle storie più belle e divertenti. «Si è trattata di una operazione di marketing a costo zero – ricorda Ponticorvo – che ha avuto anche un riconoscimento non solo da parte dell’assessorato regionale al Turismo, ma che è stata citata come esempio nell’almanacco turistico 1997 della provincia di Modena che raccoglie i fatti e le notizie che stanno cambiando l’industria del turismo». L’albo di Mystere è un omaggio a Federico II di cui ricorreva all’epoca il “centenario” dalla sua nascita . Milazzo viene citata principalmente per la sua cittadella fortificata costruita proprio per volere del sovrano. «Riteniamo ancora oggi l’operazione valida perchè è stato dato ampio spazio a cenni storici sul nostro comune, riproducendo in modo fedele i documenti e le vie di Milazzo grazie alle immagini da noi inviate». Purtroppo l’iniziativa non ha avuto seguito a causa delle altalenanti vicende delle aziende turistiche perennemente commissariate. «Il nostro intento era quello di cavalcare questa improvvisa notorietà ospitando una mostra dedicata al personaggio della Bonelli all’interno del castello e stampare delle copie speciali da vendere ai visitatori o distribuirle nelle scuole – conclude il funzionario – ma non è stato possibile. Oggi si potrebbe puntare sulla multimedialità, realizzando ad esempio un video gioco per playstation su Martin Mystere ambientato al castello, ma purtroppo non ci sono i presupposti». MEMORABILE UNA FRASE INSERITA A PAG. 82 quando Mystere spiega al suo collaboratore Java: “PURTROPPO MI SEMBRA DI AVER CAPITO CHE LA CITTA’ SIA UN PO’ TRASCURATA DAL TURISMO…INFATTI DA QUI PARTONO I TRAGHETTI PER LE ISOLE EOLIE E I VISITATORI VI SOSTANO SOLTANTO IL TEMPO NECESSARIO PER L’IMBARCO”. Eravamo nel 1995. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.180 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT