ANTEPRIMA. Il “Servizio contenzioso del Comune” di Milazzo ha notificato all’ex assessore Maurizio Catanzaro la richiesta di rimborso di somme percepite come amministratore e non dovute. Non si conosce la cifra ma si dovrebbe aggirare sui 10 mila euro. Catanzaro è l’unico dei suoi colleghi (ex amministrazione Pino) che ancora non ha rimborsato Palazzo dell’Aquila ad otto anni dalla richiesta. La vicenda, infatti, risale al 2004, quando l’amministrazione guidata da Nino Nastasi diede incarico all’avvocato Adele Roselli di recuperare le somme incassate in più tra l’1/1/1996 e il 31/12/1997, sulla scorta di una sentenza del Tar di Catania.

Maurizio Catanzaro

Gli amministratori avevano aumentato le indennità sul presupposto dell’inserimento di Milazzo nell’area metropolitana di Messina. Si trattava di circa 6.500 euro più spese ed interessi a politico. Ad opporsi fu Catanzaro, all’epoca esponente di Alleanza nazionale, e la vicenda fini in tribunale. La sentenza, emessa nel 2010 (n.165), condanna l’ex assessore alla restituzione delle maggiorazioni percepite e al pagamento delle spese di lite in favore del Comune di Milazzo. Pagamento mai avvenuto. Il 27 marzo scorso, infatti, la Serit ha notificato al comune la cartella esattoriale per omessa registrazione della sentenza civile. Il dipartimento “Affari generali” (servizio contenzioso) ha impegnato 325,13 euro per il pagamento dell’imposta di registro e l’atto dovrebbe essere recapitato senza ulteriori problemi. L’ex assessore Catanzaro, contattato telefonicamente, sostiene che la notifica originale chiedeva la restituzione di somme incassate come “consigliere comunale”, carica da lui non ricoperta in quel periodo, che a suo giudizio le somme richieste era superiori a quelle che doveva eventualmente restituire. Catanzaro ha sottolineato, inoltre, di non avere ricevuto ad oggi alcuna notifica da parte della Serit.