Il consigliere comunale Maurizio Foti è intervenuto nella polemica scoppiata in questi giorni fra alcuni gestori dei locali del Borgo Antico e gli abitanti della stessa zona evidenziando che “si tratta di un lusso che la città di Milazzo non si può permettere”. Questa situazione invece – scrive Foti – merita un’attenzione particolare visto che fa emergere il paradosso in cui non c’è un interesse a prevalere sull’altro e le ragioni manifestate da tutti i soggetti coinvolti hanno lo stesso peso sul piatto della bilancia sociale. Da una parte i gestori dei locali che oltre, ad avere nelle attività commerciali un guadagno per se stessi, offrono lavoro e quindi possibilità di guadagno ad altri giovani della città; per non parlare della ricaduta positiva dal punto di vista turistico che quella zona ha essendo centro di attrazione e aggregazione giovanile e non solo. Dall’altra parte gli abitanti del quartiere che reclamano il diritto a una vita notturna più tranquilla. Sono queste le situazioni in cui le istituzioni hanno l’obbligo di riappropriarsi del ruolo che gli compete e di mediare fra gli interessi chiaramente palesatisi durante questa vicenda.Cosa fare? Credo che la strada che si era intrapresa l’anno scorso all’inizio della stagione estiva fosse quella corretta: l’incontro fra i gestori dei locali e il sindaco aveva prodotto buoni risultati. E’ anche chiaro però come non ci si possa aspettare che ogni iniziativa debba partire dal nostro “Primo cittadino”, ma sarebbe auspicabile che gli ingranaggi della macchina amministrativa e politica siano ben oleati in modo da consentire a ciascuno dei suoi soggetti di attivarsi nel modo migliore e con tempestività. E’ auspicabile a questo punto – conclude il consigliere – che, anche se in ritardo, venga istituito un tavolo di confronto al quale fare accomodare le parti in causa al fine di giungere a una soluzione che, al di là della rigida applicazione della normativa (un muro contro muro non giova a nessuno), consenta di pervenire all’incontro delle esigenze di tutti”.