Appello di Napoli e Isgrò al sindaco: «Ritorna tra la gente» 18 Maggio 2012 Cronaca «Sindaco, esci dal comune e parla con i cittadini». Sulla situazione economico-finanziaria del Comune di Milazzo, oggetto mercoledi sera di una seduta del consiglio comunale, con la relazione del ragioniere generale Carmelo Calabrese, si registra una presa di posizione congiunta dei consiglieri Antonio Napoli e Antonio Isgrò nella quale si fa un’analisi della situazione, si richiamano i soggetti interessati “alle loro responsabilità” e si forniscono anche dei suggerimenti all’Amministrazione per meglio gestire questa delicata fase dell’attività amministrativa cittadina. E lanciano un appello al sindaco Carmelo Pino. Antonio Napoli Ecco il contenuto del documento: “Il dibattito politico della ultime settimane si è incentrato sulla grave crisi economica-finanziaria che interessa il comune di Milazzo e che potrebbe portare alla dichiarazione di dissesto finanziario prevista dall’art. 244 del TUEELL. Noi “novelli” consiglieri che, al fine di eliminare quell’amministrazione di centrodestra che ha irresponsabilmente guidato la città nella scorsa legislatura, abbiamo sostenuto al secondo turno la candidatura di Carmelo Pino, percepiamo l’interesse, lo sdegno e la preoccupazione che questo dibattito sta insinuando nei cittadini e che ha raggiunto livelli tali da chiedere definitiva chiarezza. La dichiarazione di dissesto finanziario non può essere il frutto di una scelta discrezionale da parte dell’amministrazione bensì si configura quando “l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte“.Non è, quindi, razionale, utile e costruttivo il dibattito che, in molte sedute, si è sviluppato in aula consiliare raggiungendo, talvolta, alti livelli di stucchevolezza e strumentalizzazione.Solo quando sarà terminato questo stillicidio di numeri e mezze verità, e avremo in mano dati certi, allora il consiglio potrà svolgere serenamente le proprie funzioni istituzionali. Attendiamo di fatto, ormai già da mesi, che si completi il processo che porterà in aula i dati effettivi sullo stato di salute del Comune. Vari eventi ne hanno pregiudicato la rapidità, ma sappiamo che l’intervento dell’ispettore regionale non potrà far altro che aggiungere elementi oggettivi alla discussione. E’ necessario anche che i tecnici si prendano le loro responsabilità, che il servizio ragioneria completi il proprio lavoro per far terminare il balletto delle cifre, che il collegio dei revisori dei conti svolga collettivamente il proprio ruolo esclusivamente tecnico senza devianze di carattere politico, che la dirigenza svolga correttamente il proprio ruolo e controlli che i dipendenti del comune svolgano altrettanto diligentemente i loro compiti. Che la situazione fosse drastica, l’avevamo percepito da subito, e il ritornello della sofferenza economica dura dall’insediamento. Alla luce di questi quasi due anni di esperienza amministrativa, possiamo con certezza dire che il Sindaco ha commesso un errore nel 2010 quando decise di seguire l’invito dei dirigenti del Ministero degli Interni e non avviare allora l’iter di verifica del dissesto. Rendendo concreto il rischio di apparire oggi come artefice dell’attuale situazione finanziaria, e di far passare questo Consiglio Comunale (alla prima esperienza nei suoi 22/30) come responsabile del fallimento dell’Ente alla pari delle vecchie classi politiche. Alla pari di quei politicanti che negli ultimi lustri hanno contribuito al sacco della città e che hanno paura che vengano fuori le loro responsabilità; che hanno governato malamente ed approfittato dei milazzesi e cercano oggi, strepitando e starnazzando, di far distogliere lo sguardo, in maniera illusoria, dalle proprie colpe. Riteniamo, dunque, che in questo momento la città abbia oggi bisogno di un sindaco più politico e meno burocrate. Un sindaco che stia più tra la gente e meno a seguire i complessi iter amministrativi nel proprio ufficio. Che abbia il coraggio di spiegare il proprio operato e sostenere la bontà della proprie scelte. Che possa rendere i milazzesi partecipi delle sue decisioni e ri-crearsi un consenso che due anni di logorante lavoro sulle finanze dell’ente hanno inevitabilmente eroso. Pensiamo sia doveroso che il Sindaco informi al più presto la cittadinanza su ciò che sta avvenendo, quali sono gli scenari futuri e le eventuali ricadute sui milazzesi. Ma soprattutto si sforzi di programmare con tutte le forze sociali e politiche sane rappresentate in città, un nuovo corso da intraprendere dopo la definizione della situazione finanziaria e la verifica della stabilità del bilancio comunale, partendo dal programma elettorale che la gente ha sostenuto ed aprendolo a contributi che, in un momento comunque molto difficile per l’intera comunità, mettano al centro dell’azione politica il bene della città”. 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