Biomonitoraggio, Marano: ”Dopo Gela anche a Milazzo” 11 Maggio 2012 Ambiente Il consigliere Giuseppe Marano ha inviato una nota al dirigente dell’Ufficio Speciale, Antonino Cuspilici, al presidente della Provincia Ricevuto, al commissario dell’Asp 5, Poli e al prefetto Alecci con la quale chiede che venga eseguito anche a Milazzo lo studio di biomonitoraggio effettuato a Gela dallo studio Sebiomag, coordinato dal Prof. Fabrizio Bianchi del CNR, “garantendo così ai cittadini residenti le stesse tutele e lo stesso diritto alla salute riconosciuto ai residenti in altri territori. “Tale studio – afferma Marano – è stato condotto, su incarico della Regione Siciliana a Gela e i ricercatori , uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha presentato i risultati delle proprie dell’istituto di fisiologia clinica del CNR sotto il coordinamento del Prof. Fabrizio Bianchi , con il supporto del laboratorio di misure ambientali e tossicologiche della fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, hanno analizzato 59 sostanze organiche clorurate, 10 pesticidi e 30 metalli pesan-ti nel sangue di 262 persone e nelle urine di una parte di esse, delle quali 186 estratte casualmente in modo stratificato per età dalla popolazione di Gela, Niscemi e Butera, dai 20 ai 44 anni. I risultati dello studio Sebiomag , attesi con comprensibile ansia dalla comunità, hanno evidenziato per i me-talli pesanti un profilo di esposizione diffusa ad Arsenico, che in circa il 20% dei soggetti mostra valori urinari e / o ematici più alti o molto più alti di quanto osservato in altre indagini effettuate su popolazioni non esposte in ambito lavorativo o in circostanze accidentali. Ma sono stati riscontrati anche metalli quali il rame, piombo, cadmio, e mercurio. Ritengo alla luce di tutto ciò – conclude il consigliere – che anche il comprensorio della Valle del Mela, territorio dichiarato ad elevato rischio di crisi ambientale dal 2002, per il tipo di attività industriali presenti nell’area, debba essere monito-rato con analogo studio per verificare se anche gli abitanti del comprensorio di Milazzo possano correre gli stessi rischi da esposizione, come in altre aree ad elevato rischio siciliane”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.266 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT