Meritoria iniziativa del consiglio comunale di Milazzo che, per iniziativa dell’ex assessore alla cultura prof. Francesco Alesci, ha presentato all’amministrazione (con la sottoscrizione quasi unanime di 23 consiglieri su 24 presenti) un’articolata proposta bipartisan al fine d’intitolare la Biblioteca Comunale alla memoria del prof. Peppino Pellegrino, l’infaticabile animatore culturale scomparso a 89 anni lo scorso 4 aprile. Docente, preside ed editore, Pellegrino, che fu sindaco di Milazzo nel 1963, si attivò energicamente per consentire la riapertura della Biblioteca Comunale, chiusa in seguito ai devastanti bombardamenti aerei che nel secondo conflitto mondiale ne causarono irrimediabilmente la perdita di antichi e preziosi volumi.

 

Grazie alla sua vulcanica attività la Biblioteca non solo riaprì i battenti nel 1961, ma divenne ben presto sede di importanti convegni che la posero al centro dell’attenzione del panorama culturale dell’intera Sicilia. Battutosi costantemente e ripetutamente affinché la storica istituzione libraria milazzese fosse potenziata con l’acquisto di nuovi volumi, la arricchì Egli stesso donando una considerevole porzione della Sua biblioteca privata, insistendo sino a poco tempo fa affinché venisse introdotta nella pianta organica dell’ente la figura del bibliotecario. Il prof. Peppino Pellegrino, che per il Suo tenace ed appassionato impegno culturale ottenne nel 2006 l’ambito Premio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, non è l’unico milazzese illustre ad essere ricordato dal consiglio comunale: «la Sua scomparsa – ricorda il prof. Alesci – è avvenuta curiosamente nel bicentenario della nascita di un altro grande milazzese, quello Stefano Zirilli che nel lontano 1869, quando ancora il tasso di analfabetismo era alle stelle, promosse proprio l’istituzione della nostra Biblioteca Comunale. E’ doveroso dunque che oltre al prof. Pellegrino la Città ricordi anche lo Zirilli, il cui appassionato ed “eroico” contributo continua ad offrire, dopo circa un secolo e mezzo ed attraverso le sale ed i depositi librari di Palazzo D’Amico, un valido servizio alla collettività milazzese».

E la proposta quasi unanime del consiglio comunale – sottoscritta col curioso distinguo di un solo consigliere – prevede infatti anche l’intitolazione alla memoria di Stefano Zirilli del salone del piano nobile di Palazzo D’Amico, quello sormontato da eleganti stemmi ed adibito abitualmente a sede di convegni. Nel corso della seduta consiliare è stato anche osservato un minuto di silenzio per commemorare la recente scomparsa del “vulcanico” preside milazzese.

MASSIMO TRICAMO