Un incontro tra i consiglieri comunali ed i magistrati della Corte dei Conti per fare il punto della situazione sul presunto dissesto. Tale ipotesi è stata annunciata nel corso dei lavori del Consiglio comunale dal presidente del Consiglio Rosario Pergolizzi nel corso delle sedute attualmente in corso ininterrottamente per affrontare la questione economico-finanziaria dell’Ente. Le forze politiche dopo aver ascoltato il collegio dei Revisori dei Conti e la Ragioniera Generale, hanno proseguito il confronto col segretario generale Massimo Gangemi.

 

Interventi politici ma anche e soprattutto tecnici per dare spazio alle cifre. Il presidente Pergolizzi ha in particolare evidenziato il quadro debiti-crediti.

In atto – a detta del presidente del Consiglio – ci sarebbe una situazione debitoria di circa 25 milioni di euro, consistente: in 6 milioni di anticipazioni di cassa presso la Tesoreria comunale, 7,5 milioni per debiti fuori bilancio, 9,5 milioni per mandati di pagamento in giacenza e non pagati; 2 milioni per debito verso l’Enel. I crediti invece ammonterebbero a 24 milioni di euro, derivanti da: 13 milioni riscuotibili con quasi sicurezza sui 28 circa iscritti in bilancio; 2 milioni dalla vendita del vecchio macello; 200.000 euro dalla vendita della vecchia scuola di Santa Marina; 3.800.000 euro dalla presunta vendita dei molini Lo Presti che andranno all’asta giorno 22; 2 milioni di euro da un mutuo non utilizzato; 700.000 euro dal debito Magnisi. Il consigliere Andaloro ha invece chiesto alla responsabile di ragioneria Elisabetta Bartolone un suo parere sulle due relazioni presentate dai Revisori dei Conti, dalle conclusioni opposte, ma la stessa ha ammesso di non aver ancora ricevuto la relazione del componente Dauccia. Roberto Mellina si è invece soffermato su una trentina di incarichi legali dati dall’Amministrazione Pino, “pur in presenza di un piano di risanamento”, criticando “l’assunzione di un professionista esterno per lo stesso motivo” e concludendo sulla “necessità di individuare un percorso giusto per uscire dalla critica situazione”. Concetti ribaditi da Francesco Alessi che ha contestato alla amministrazione di non aver rispettato le previsioni del Piano di risanamento e aumentato tasse e tributi. Al dibattito sono intervenuti Damiano Maisano Franco Scicolone, Antonio Capone, Antonino Isgrò, Santi Michele Saraò, Francesco Messina, Giuseppe Marano, Francesco De Pasquale e Francesco Cusumano che ha consegnato una corposa relazione sottoscritta da numerosi consiglieri chiedendone la trasmissione alla Corte dei Conti.