Il Centro mercantile di Milazzo rischia di essevere svenduto. I Dem hanno presentato un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti finalizzato ad accertare se la stima del bene corrisponda al suo valore reale ed un’attività di accesso agli atti per acquisire tutta la documentazione relativa al cambio di destinazione d’uso dell’area. ”La vendita del Centro Mercantile da parte dell’Asi – scrive il presidente Giovanni Formica –  è un furto ai danni della città di Milazzo, che si consuma nel silenzio dell’amministrazione comunale che, anziché costruire il futuro del nostro territorio valorizzando le risorse disponibili e pagate a caro prezzo dall’intera comunità, si limita a giocare il ruolo dell’osservatore fatalista che dice di non potere nulla di fronte a scelte che pregiudicano le prospettive di crescita e di benessere dei milazzesi”. L’opera costata 40 miliardi di lire era nata per dare impulso alla filiera agricola.

L’ingresso del centro mercantile

 

Da mesi la struttura è stata messa in vendita ma le aste sono andate deserte. A farsi avanti, ora, è la società che ha avuto in affitto i capannoni, la Centro Mercantile Sicilia spa, il cui socio maggioritario è il gruppo Franza. «Sarà venduto a pochi euro per chiudere un’operazione – il tempo ci sarà testimone – che vuole Milazzo piattaforma logistica a tutto danno delle sue reali prospettive di sviluppo e ad esclusivo vantaggio della città di Messina – continua Formica -. Per comprendere che le cose stanno esattamente così è sufficiente analizzare il PRG del nostro porto, il PRG dell’ASI con il suo devastante autoporto ed il progetto del nascituro parco commerciale, attraverso il quale è stata reintrodotta una strada di collegamento che, prudentemente, il Consiglio Comunale, in anni passati, aveva cancellato. E mentre nella zona ASI si registra la presenza di decine di capannoni dismessi ed abbandonati al loro destino di degrado, i vertici del Consorzio hanno la sfrontatezza di affermare che si è scelta la via della dismissione del patrimonio “improduttivo”. Ebbene, l’evidenza è, invece, che il centro mercantile, allo stato, procura introiti per oltre 250 mila euro l’anno e, quindi, è tutt’altro che improduttivo. Sappiamo già, per averlo sperimentato qualche mese addietro, che dal Sindaco, impegnato ad aumentare le tasse ed a ridurre i servizi, non verrà alcuna iniziativa per scongiurare questa scellerata svendita e, quindi, affidiamo alle forze politiche cittadine ed al Consiglio Comunale il compito di evitare che Milazzo, ancora una volta, venga privata di una fondamentale fetta del proprio territorio, in una posizione delicatissima, a vantaggio di interessi privati che nulla hanno a che spartire con i sogni e le aspettative della nostra comunità” conclude Formica.