Dopo la bocciatura di mercoledì scorso della delibera per l’istituzione delle unioni civili, il consigliere dei Dem, Antonino De Gaetano, nella seduta di ieri sera ha consegnato alla presidenza e a tutti i consiglieri una lettera con la quale chiede di ridiscutere l’argomento con maggiore serenità e attraverso un dibattito articolo e non di pochi minuti. “Quanto avvenuto mercoledi scorso – ha sostenuto il consigliere – ha dato l’impresso che questo argomento fosse d’impaccio per tutto il Consiglio Comunale, che non meritasse il minimo approfondimento.

Nino De Gaetano

E non basta la giustificazione che siccome era proposto dall’Amministrazione, chi non l’appoggia aveva l’obbligo di non votarla. Credo che quando si tratta di determinati argomenti, il colore politico è poco significativo, e si deve fare l’interesse della comunità di cui ci vantiamo di essere i rappresentati politici. La nostra Comunità mostra molte volte di aver raggiunto un grado di evoluzione sociale da noi non percepito. Di avere delle esigenze che noi non sappiamo rappresentare. E’ per questo, che in questi giorni, dalla società milazzese si è levata una voce quasi unanime di delusione nei confronti di questo Consiglio.

La legislazione europea – ha scritto ancora De Gaetano – va verso una regolamentazione delle coppie di fatto e molti Stati hanno rico­nosciuto all’unione fra conviventi pari dignità dei matrimoni civili. Tantissimi sono i Comuni Italiani che hanno istituito il registro delle Unioni Civili e anche alla Regione Sicilia vi è una proposta di legge per l’istituzione del registro delle unioni civili sottoscritta da parlamentari del PD – MPA – Futuro e Libertà e UDC.

Noi abbiamo un dovere morale verso i nostri concittadini che vivono in coppie non sposate, stu­denti e lavoratori che convivono, anziani che dividono un appartamento, giovani coppie con figli a carico e non per ultimi gli omosessuali. Noi abbiamo il diritto di rappresentarli e mercoledì scorso abbiamo perso l’occasione per farlo. Spetta a noi la capacità di riproporre e ridiscutere l’argomento come la nostra Comunità ci chiede”.

 

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