Si celebreranno mercoledi’ i funerali di Sergio Torre, il pilota milazzese morto il 9 novembre a causa di un incidente che ha coinvolto un elicottero del 118, il “Dauphin I-Dams” della ditta “Inaer”, schiantatosi al suolo dopo l’impatto del rotore posteriore contro un albero, provocando anche il ferimento degli altri quattro passeggeri. Saranno celebrati al Santuario di San Francesco di Paola, probabilmente nel pomeriggio. Ancora non sono stati definiti i dettagli.

E’ stato scelto il santuario (in un primo momento si pensava al duomo) perché la famiglia del pilota vive a ridosso della chiesa e sono legati al santo patrono. Il funerale sarà celebrato ad una settimana dal tragico incidente per consentire al medico legale di effettuare l’autopsia sul corpo rimasto incastrato tra le lamiere. Sull’episodio, infatti, è stata aperta un’inchiesta dal procuratore di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, che dopo un sopralluogo nella zona del disastro aereo ha affermato che il velivolo ha urtato un albero e non delle pale eoliche, come ipotizzato in un primo tempo. Ormai ingovernabile dopo la collisione con l’albero, l’elicottero si e’ schiantato contro una collinetta. Un’inchiesta è stata aperta anche dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che accertera’ l’esatta dinamica dell’incidente. «Se siamo vivi è perchè l’ elicottero non e’ esploso al momento dell’ impatto: e di ciò il merito va interamente al comandante pilota Luca Troja che è stato davvero bravissimo e ci ha salvati da una morte certa…»: A parlare e’ l’infermiere professionale nisseno Antonio Giuffrida, che si trova ricoverato nell’ospedale “Garibaldi” di Catania dove viene curato per le fratture riportate alle gambe. Al quotidiano La Sicilia ricorda gli ultimi terribili attimi che hanno preceduto lo schianto dell’elicottero su cui si trovava e che è precipitato mercoledì sulle colline del territorio di Mineo. L’elisoccorso si è issatosi in volo poco dopo le ore 10 per trasferire dall’ospedale di Caltanissetta al Policlinico di Messina la paziente Angela Bonelli di 65 che era ricoverata nel reparto di Neurochirurgia del “Sant’Elia” perche’ colpita da una emorragia celebrare dopo un ictus. Sul velivolo c’era anche la dottoressa della Rianimazione del “Sant’ Elia” Rita Di Manno (di 54 anni, di Leonforte) che si trova pure ricoverata all’ospedale “Garibaldi” di Catania perchè a seguito dell’ urto ha riportato delle fratture allo sterno ed alla clavicola, ed il comandante pilota Luca Troja di 47 anni che ha riportato delle lesioni alle vertebre che hanno richiesto l’intervento chirurgico da parte dei medici del “Cannizzaro” di Catania. «Cosa e’ accaduto? Sembrava un volo tranquillo – ricorda Giuffrida – c’era molta nebbia, tanta nebbia. Non so esattamente cosa sia accaduto poiche’ non sentivamo quello che e’ accaduto nella cabina di pilotaggio, poichè ci occupavamo della paziente. Poi ad un certo punto abbiamo sentito come un sussulto dell’ elicottero, e ci siamo messi in posizione preparandoci all’atterraggio. Poi lo schianto, abbiamo temuto di morire. Di sicuro ci ha aiutato il Signore, ma penso proprio che senza la bravura di Luca Troja e di Sergio Torre a quest’ ora non saremmo qui….».