E’ già pronta la bozza della convenzione per affidare la gestione di un rifugio sanitario per cani alle associazioni animaliste. Dal febbraio scorso al comune opera un tavolo tecnico formato da consiglieri e rappresentanti dell’associazione “Amici degli animali” con l’obiettivo di aprire un rifugio dove curare i cani randagi. Attualmente la cura delle bestioline è affidata ai privati.

Il tavolo tecnico sul randagismo

E’ di oggi la notizia che ignoti hanno incendiato nella piana un rifugio privato gestito da una ragazza di 32 anni, originaria di San Filippo del Mela. Due incendi in quattro mesi più l’avvelenamento di un animale e segnali eloquenti come la presenza di cappi o una tagliola con la testa di un coniglio, il tragico bilancio. A promuovere il tavolo tecnico a palazzo delle Aquile è stato il consigliere Antonio Napoli (Pd) con una mozione. «Nei giorni scorsi abbiamo effettuato sopralluoghi nei terreni del comune che potrebbero ospitare il rifugio sanitario – anticipa Napoli – le opzioni sono due: o un terreno adiacente al nuovo macello o uno vicino alla vecchia sede dell’ipermercato Carrefour. L’intento è quello di allestirlo e affidarlo in gestione alle associazioni locali. A Milazzo non è possibile effettuare un canile perché non ci sono aree con i requisiti previsti dalle norme sanitarie (una distanza minima di 500 metri dal primo centro abitato). In bilancio è stata inserita una cifra simbolica di mille euro, ma si tratta di una somma per avviare il servizio, poi toccherà ai privati finanziarlo. Il tavolo tecnico sta lavorando anche per regolamentare la microchippatura dei randagi attraverso convenzioni tra il comune e l’Azienda sanitaria provinciale e veterinari convenzionati.