Prima erano i soldi, ora ci sono pure i dirigenti e funzionari. Non c’è amministratore del comune di Milazzo che in modo più o meno diretto non si lamenti dei propri uffici. Non c’è pratica, anche la più banale – raccontano assessori e consiglieri – che non si blocchi per settimane, tante volte anche solo per indolenza.

Qualcuno si nasconde dietro cavilli e codici perchè non sa che pesci prendere – almeno così confidano – e si perdono mesi in attesa di “chiarimenti“ da parte della Regione. Insomma un vero caos. E la città rimane paralizzata.

 

Che fare dunque? Credo che la giunta dovrebbe cominciare a dare qualche segnale concreto. E’ trascorso un anno e abbiamo sentito solo lamentele. A mio giudizio manca un po’ di creatività. Come quella dimostrata dal sindaco di Brolo, ad esempio. Salvo Messina si è inventato il “mese della lira”. Ha convinto i commercianti ad accettare in pagamento la vecchia moneta che qualcuno ha ancora da parte, impegnandosi a far scambiare il denaro alla Banca d’Italia direttamente agli uffici comunali. Sono arrivati clienti da tutto il comprensorio: naturalmente hanno speso una piccola parte in lire, il resto in euro. Hanno lavorato negozi, bar e pizzerie. “Sette”, il magazine del Corriere della Sera ha dedicato tre pagine all’iniziativa, e il sindaco è stato invitato anche a “Uno Mattina” raccontando delle bellezze di Brolo a milioni di persone. A costo zero.

Gianfranco Cusumano